Tracciabilità biomasse da filiera, la circolare esplicativa Mipaaf

La circolare esplicativa (vedi Riferimenti) definisce le modalità operative di dettaglio da seguire per compilare l’istanza, per consentire la tracciabilità e rintracciabilità delle biomasse utilizzate. 

Va sottolineato che le indicazioni procedurali riguardano non soltanto le biomasse impiegate nell’impianto nel corso del 2010 (fino al 30 novembre 2010). Infatti specifica la circolare che “è possibile inviare richiesta di certificazione della tracciabilità di biomasse di filiera che siano state utilizzate ai fini della produzione di energia elettrica a partire dal 1° gennaio 2008, purchè per le biomasse utilizzate si sia in possesso di tutta la documentazione prevista  dal Decreto”.  

Nota bene: il decreto a cui si riferisce la circolare è il Dm Politiche agricole 2 marzo 2010, di attuazione della legge 27 dicembre 2006, n. 296, sulla tracciabilità delle biomasse per la produzione di energia elettrica.

L’istanza va compilata in carta semplice sulla base del modulo allegato alla circolare e inviato con raccomandata A/R, entro il 30 novembre, al Ministero dello politiche agricole e in copia ad AGEA.

E infine alcune importanti precisazioni contenute nella circolare, relative alle tipologie di biomassa utilizzabili ai fini dell’ottenimento del coefficiente 1,80. 

L’olio di sansa per utilizzo energetico viene fatto ricadere nella tipologia IV (“residui delle attività di lavorazione dei prodotti agroalimentari, zootecnici e forestali”) della Tabella A del Dm 2 marzo 2010. Al contrario, invece, sono esclusi dal riconoscimento del coefficiente 1,80 i “materiali vegetali provenienti da sfalci e potature di manutenzione del verde pubblico e privato”, dal momento che “tale incentivo è destinato unicamente a biomasse e biogas derivanti da prodotti agricoli, di allevamento e forestali”.