Nuova direttiva rinnovabili, primo via libera dal Consiglio dei Ministri

Tra le molte novità segnaliamo:

• la DIA per impianti a fonti rinnovabili (non si cita la SCIA) è sostituita da una "procedura abilitativa semplificata"; alle Regioni è lasciata la facoltà di estenderla agli impianti fino a 1 MW;

Nota bene: nella bozza preliminare del Dlgs era prevista, al posto della DIA, una denuncia di impianti a fonti rinnovabili (Dire). Alla fine, però, nel testo uscito ieri dal Consiglio dei Ministri all'articolo 6 la Dire risulta sostituita dalla procedura abilitativa semplificata.

• l'Autorizzazione unica andrà rilasciata entro 180 giorni comprensivi della verifica di assoggettabilità se la verifica esclude la Via. Altrimenti il termine perentorio è 90 giorni al netto della procedura di Via;

• gli impianti fotovoltaici a terra, collocati in aree agricole, potranno accedere agli incentivi solo se di potenza nominale non superiore a 1 MW e con un rapporto tra potenza dell'impianto e superficie del terreno non superiore a 50 kW per ettaro;

• nei nuovi edifici e nelle "ristrutturazioni rilevanti", una quota dei consumi di calore, elettricità e raffrescamento deve essere coperta da fonti rinnovabili;

• sono previste specifiche direttive tecniche ed economiche, da parte dell'Aeeg, per incentivare il collegamento degli impianti di biometano alla rete del gas naturale;

• viene completamente ridisciplinato il sistema degli incentivi, che punta a risolvere le criticità degli ultimi anni (specie in materia di Certificati Verdi). A partire dal 1° gennaio 2013, ad esempio, è previsto un sistema a tariffa fissa per gli impianti fino a 5 MW e un meccanismo di aste competitive per gli impianti di taglia superiore.

Nel corso delle prossime settimane, la redazione di Nextville approfondirà nel dettaglio tutte le novità contenute nel Dlgs., con focus specifici. Nel frattempo, per consultare la bozza di decreto, si vedano i Riferimenti qui sotto.

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