Milano, 15 febbraio 2011 - 00:00

Terna, nuovi investimenti per 6 miliardi di euro

Terna ha approvato il Piano Strategico 2011-2015, che prevede complessivamente 6 miliardi di euro di investimenti, di cui uno destinato a nuovi progetti nel settore delle rinnovabili, dell’efficienza e della sicurezza del sistema elettrico.

Il grosso degli investimenti, pari a 5 miliardi, verrà dedicato alle “attività regolate tradizionali” che consistono soprattutto nella manutenzione e nell’ammodernamento della rete elettrica. Rispetto al precedente Piano quinquennale, i fondi stanziati sono cresciuti di 700 milioni di euro, pari a un + 15%. Terna prevede quindi di investire  nelle attività tradizionali circa 1 miliardo di euro l’anno, coinvolgendo 200 imprese per un totale di forza lavoro di 10.000 persone.

Tra gli interventi più importanti, va segnalato il riassetto della rete elettrica ad alta tensione in diverse aree metropolitane: Milano, Torino, Genova, Roma, Napoli e Palermo. Ma non solo: verranno realizzate anche nuove stazioni elettriche per la raccolta e l’immissione in rete dell’energia prodotta da impianti a fonti rinnovabili.

Sul fronte invece delle “attività non tradizionali”, Terna ha stanziato 1 miliardo di euro, triplicando l’investimento rispetto al quinquennio precedente. Nel solo 2011, Terna prevede lo sviluppo e la cessione di circa 50 MWp di progetti fotovoltaici attraverso Rete Rinnovabile Srl, società indirettamente controllata al 100% da Terna. Grande interesse anche per interventi nel campo dell’efficienza energetica, con la possibile futura creazione di una ESCo pensata per sostenere le Pubbliche Amministrazioni.

Sappiamo che la congestione della rete elettrica rappresenta oggi un problema non più scansabile. Difatti sono previsti anche interventi per lo stoccaggio di energia, per consentire “un migliore efficientamento e messa in sicurezza della rete nelle aree più congestionate per la presenza di impianti a fonti rinnovabili”. Terna annuncia di voler sperimentare sistemi di stoccaggio e accumulo dell’energia elettrica, mediante pompaggi e batterie, realizzabili però “in presenza di una regolamentazione appropriata” che oggi ancora manca.

Terna Rete Elettrica Nazionale SpA è la società che possiede e gestisce il 98,5% della rete di trasmissione dell'energia elettrica ad alta e altissima tensione. L'azionista di maggioranza (29.9%) è la Cassa depositi e prestiti Spa (ente pubblico controllato al 70% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze). Il 64% del capitale è nella mani di di azionisti italiani, tra cui Enel con il 5,1%, mentre il restante 36% è detenuto da fondi esteri.