Celle solari a concentrazione. Più economiche, più efficienti
Si tratta di celle solari multi-junction per collettori solari fotovoltaici a concentrazione (CPV). Non è una tecnologia nuova, ma sta raggiungendo dei livelli di convenienza assoluta rispetto al fotovoltaico tradizionale.
Recentemente l'americano National Renewable Energy Laboratory ha certificato che questo tipo di celle solari, prodotte da Solar Junction, sono in grado di operare con un'efficienza di 40,9% ovvero più del doppio rispetto alle celle al silicio monocristallino (15-20%). Come funzionano? Utilizzano delle lenti, dette di Fresnel, per concentrare la luce sulle celle, che utilizzano materiali alternativi al silicio e che sfruttano le capacità dei semiconduttori di cui sono composte. In sostanza, le celle sono fatte di tre sottoparti, ognuna realizzata con un semiconduttore diverso in grado di catturare un determinato spettro di luce.
Questo genere di celle sono in grado di concentrare la luce fino a 1000 volte e secondo Craig Stauffer, co-fondatore di Solar Junction, raggiungeranno un'efficienza del 50% nei prossimi cinque anni. Attualmente i prezzi dell'elettricità prodotta con le CPV sono vicino alla grid parity e tendono a scendere grazie ai passi da gigante compiuti negli ultimi anni.
Solar Junction ha intenzione di iniziare la produzione delle proprie celle a concentrazione a San Jose, in California. L'azienda è in attesa di una decisione da parte del Dipartimento dell'energia americano per un finanziamento di 80 milioni di dollari che gli permetterebbe di espandere la capacità del proprio impianto pilota fino a produrre 250 MW di celle all'anno.
E la compagnia americana non è sola nel suo lavoro d'implementazione tecnologica. Nell'ottobre scorso, un'altra azienda americana, Spire Semiconductor, ha raggiunto livelli di efficienza del 42,3% con celle simili, ma altre compagnie (ad esempio l'altra californiana Spectrolab) e istituti di ricerca (il tedesco Fraunhofer Institute for Solar Energy) stanno lavorando sulla stessa tecnologia ottenendo risultati altrettanto entusiasmanti. Anche l'Italia si sta muovendo in questo senso con il Progetto Scoop (vedi Riferimenti) che vede in prima linea Enel, Enea e Angelantoni Industrie.
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