Milano, 2 aprile 2011 - 00:00

Una diversa interpretazione del comma 3

Con vero piacere pubblichiamo il suggerimento interpretativo che ci proviene da un operatore, e che getta una luce nuova sui misteri del comma 3, articolo 24 del Dlgs 28/2011.

Molto cortesemente, Omar Degoli – dell'Ufficio Ambiente di Federlegnoarredo – ci ha scritto per invitarci a rileggere in modo diverso l'ambigua stesura del famigerato comma 3, sul quale la redazione di Nextville ha lanciato più volte l'allarme (vedi la corrispondente news nei riferimenti).

Scrive il dottor Degoli: "Spero di fare cosa gradita segnalando che a mio avviso non c’è un errore nel testo dell’articolo, che pure è scritto in modo molto confuso. Gli impianti di cui si parla al comma 3 sono infatti quelli fino a una soglia che – nelle versioni precedenti – era fissata per tutte le fonti a 5 MW (potenza ritenuta, per alcune tecnologie, troppo bassa per essere considerato il limite oltre il quale introdurre le aste al ribasso. In questa versione la soglia non viene specificata: si dice che sarà fissata fonte per fonte, e che comunque non sarà inferiore a 5 mw. Per cui avremo la tariffa fissa per gli impianti fino a 5 mw ad esempio per le biomasse, avremo la tariffa fissa fino a 7 mw per un’altra fonte rinnovabile, e così via".

L'ipotesi interpretativa è illuminante, e ci ha prontamente convinto. Resta lo stupore per la scarsa capacità di tradurre in norma intelleggibile un concetto non difficilissimo. Proviamo quindi a ricostruirlo con parole nostre: "...la produzione di energia elettrica da impianti a fonti rinnovabili ha diritto a un incentivo fisso fino a valori di potenza nominale differenziati sulla base delle caratteristiche delle diverse fonti rinnovabili. Tali valori non sono comunque inferiori a 5 MW elettrici..... L'incentivo fisso è  stabilito sulla base dei seguenti criteri:...".

Dunque oggi abbiamo (forse) messo a fuoco un elemento che rischiava di sfuggire completamente: la soglia per le aste non è affatto fissata a 5 MW, ma andrà anch'essa decisa – come quasi tutto – nei successivi decreti attuativi.

Saremmo lieti di ricevere ulteriori commenti a suffragio di questa interpretazione:

redazione@nextville.it 

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