Conto energia, arriva la certificazione made in Europe
Aziende e associazioni si stanno muovendo per offrire agli operatori del settore prodotti che rispettino le regole previste dal Quarto Conto energia per accedere a premi e tariffe.
L'articolo 14 del Dm 5 maggio 2011 prevede un premio tariffario per prodotti realizzati in Europa. Gli impianti il cui costo di investimento, per quanto riguarda i componenti diversi dal lavoro, sia almeno per il 60% riconducibile ad una produzione realizzata all'interno dell'Unione Europea, hanno diritto ad un incremento del 10% della tariffa di riferimento.
Per "costo di investimento" si intende il totale dei costi strettamente necessari per la realizzazione a regola d'arte dell'impianto fotovoltaico.
Inoltre, il medesimo decreto prevede un obbligo per gli impianti entrati in esercizio dopo il 30 giugno 2012: per accedere alla tariffa incentivante, il soggetto responsabile dovrà inviare al GSE anche un certificato di ispezione di fabbrica relativo a moduli e gruppi di conversione rilasciato da ente terzo notificato a livello europeo o nazionale, il quale attesti che il costo di investimento dei componenti diversi dal lavoro sia riconducibile a una produzione realizzata all'interno della Unione europea per almeno il 60%.
Le associazioni di settore si stanno già muovendo in questo senso. Il Comitato IFI — Industrie Fotovoltaiche Italiane — ha definito insieme a Kiwa — organismo internazionale di certificazione — una linea guida per il riconoscimento della qualifica made in Europe dei moduli fotovoltaici, stabilendo un specifica procedura di controllo finalizzata al rilascio del marchio.
L’utilizzo dell'attestato — si legge nel comunicato stampa — "verrà concesso alle aziende associate a IFI che si sottoporranno a una ispezione dello stabilimento. Durante l’audit, che dovrà avere periodicità annuale, gli ispettori di KIWA accerteranno l’esistenza degli specifici requisiti richiesti affinché l’azienda possa essere autorizzata a esporre la dicitura “made in Europe” sui propri moduli fotovoltaici.
KIWA rilascerà un certificato di autorizzazione all'impiego del marchio che, apposto su ogni modulo fotovoltaico prodotto, consentirà al cliente finale di identificare con chiarezza la provenienza europea del prodotto".
Alcune aziende, invece, sono già pronte ad offrire prodotti made in Europe. È il caso della Sovello AG la cui produzione, a partire dalla fusione del silicio per arrivare al wafer, alla cella fotovoltaica ed infine al modulo fotovoltaico, si svolge completamente in Germania. La provenienza europea è quindi ben superiore del 60% richiesto dalla normativa italiana.
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Vi ricordiamo che le novità del Decreto sul Quarto Conto energia sono oggetto di un seminario della Fomazione Energia di Nextville.
Milano, 14 giugno 2011
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