Standby a consumo zero con i nuovi microchip giapponesi
Grazie ai nuovi microchip ideati da un team di scienziati giapponesi, in futuro i nostri apparecchi elettronici non consumeranno più elettricità in modalità standby.
Secondo il quotidiano britannico "The Guardian", l'utilizzo di apparecchi in standby nelle case inglesi ammonta al 10% dell'elettricità totale consumata a livello residenziale. Grazie ai nuovi congegni ideati dai ricercatori dell'università di Tohoku per la NEC Corporation, questi consumi potrebbero essere praticamente azzerati.
I chip utilizzati attualmente, infatti, consumano energia in modalità standby per conservare i dati che servono poi per un rapido riavvio, come nel caso, ad esempio, delle televisioni. I nuovi chip impiegano invece dei piccoli magneti per svolgere questa funzione; ciò significa riaccendere gli apparecchi elettronici senza alcun consumo di elettricità. Una tecnologia del genere già esiste in realtà, ma finora non era così popolare a causa delle prestazioni non sufficientemente competitive.
I nuovi circuiti usano i cosiddetti "spintronics" per immagazzinare dati quando sono spenti. I dati sono contenuti, infatti, negli spin degli elettroni piuttosto che negli elettroni stessi, e questo rende il meccanismo piuttosto efficiente.
Oltre agli standby degli apparecchi elettronici, tra le applicazioni possibili del nuovo microchip c'è anche quella dei data center, dove sarà possibile risparmiare circa il 25% di energia, soprattutto nei casi in cui i server richiedono di essere in modalità standby o in uso per tutto il tempo.
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