Milano, 28 giugno 2011 - 00:00

Certificazione energetica, disponibile on line il rapporto 2011

Il Comitato Termotecnico Italiano mette a disposizione sul suo sito la versione scaricabile del Rapporto 2011 "Attuazione della certificazione energetica degli edifici in Italia".

Presentato al "Primo Forum Nazionale sulla Certificazione Energetica degli Edifici – FCE" — organizzato dal CTI e Reed Exhibitions (Mostra Convegno Expocomfort) e tenutosi a Milano il 14 e 15 giugno — il Rapporto 2011 “Attuazione della certificazione energetica degli edifici in Italia” offre per la prima volta "un quadro di riferimento ufficiale, dettagliato e comparato sull’applicazione della certificazione energetica degli edifici a livello nazionale".

Il Rapporto 2011, nel presentare lo stato di attuazione della certificazione energetica degli edifici sul territorio italiano, prende in esame le modalità con cui le singole Regioni hanno recepito le Linee guida nazionali.

La prima parte del rapporto è dedicata ad un'ampia panoramica sulla legislazione nazionale, con una particolare attenzione ai provvedimenti legislativi emanati a livello europeo, nazionale e regionale.

Molto utili le informazioni di natura pratica relative ai metodi di calcolo adottati dalle singole regioni, i referenti regionali incaricati alla gestione della certificazione energetica, gli accreditamenti e i modelli ACE adottati. Informazioni interessanti soprattutto per chi opera in una Regione differente dal quella di residenza. 

Di notevole interesse sono anche i dati sui risultati raggiunti dal nostro paese, frutto di un lungo lavoro durato vent'anni. È, infatti, con la Legge n. 10 del 1991 che in Italia si comincia a parlare di certificazione energetica; ma è solo con il Dm 26 giugno 2009 — con cui vengono emanate le Linee guida nazionale per la certificazione energetica — che la certificazione energetica viene resa obbligatoria su tutto il territorio nazionale. Questo lungo percorso, non sempre semplice e spesso molto disordinato con le Regioni che si sono mosse in anticipo e in modo autonomo, consente oggi all'Italia di vantare il primato di certificati emessi: gli 891.000 ACE censiti al 1° marzo 2011 risultano essere più di quelli prodotti in tutto il resto d'Europa. La Regione più virtuosa è la Lombardia, con circa 500.000 ACE emessi.

Grande successo anche per la certificazione energetica sui nuovi edifici: "la classe energetica elevata si è rivelata il driver per un miglioramento sensibile della qualità energetica degli edifici, pur in un momento di forte crisi del settore. Non è una coincidenza il fatto che nelle Regioni e Province autonome che più hanno creduto nella certificazione, le offerte di edifici ad alte prestazioni siano percentualmente superiori rispetto al resto dell'Italia".

Le difficoltà sono, invece, date dalla situazione di notevole disuniformità che riguarda innanzitutto "il ruolo e le competenze dei tecnici certificatori energetici: si passa da Regioni nelle quali il corso con superamento dell'esame è obbligatorio, così come è obbligatoria l'iscrizione ad un elenco regionale, a Regioni in cui è sufficiente essere tecnici abilitati". Una mancanza di uniformità è lamentata anche per i criteri di classificazione degli edifici che sono simili nelle "le Regioni che hanno recepito le regole introdotte dalle Linee guida nazionali, ma si differenziano per le Regioni che per prime hanno emanato leggi autonome sulla certificazione".

Insomma, "l'Italia rimane il paese europeo dalle tante regole, un Paese in cui la classe A in una Regione ha un significato e nell'altra ha un significato diverso, un Paese in cui un tecnico può certificare in una Regione e non in un'altra, un Paese in cui perfino le procedure di calcolo sono differenti".

Tuttavia, c'è da dire che l'attuazione della certificazione energetica a livello regionale è ancora un work in progress e per questo il FCE ha l'obiettivo di diventare un punto di riferimento per i professionisti italiani della certificazione energetica. Tanto che l’appuntamento è stato confermato anche per il prossimo anno, con la versione aggiornata del Rapporto.

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