Sardegna, nuove linee guida e aree non idonee per il fotovoltaico
Con Dgr 1° giugno 2011, n. 27/16, la Regione Sardegna approva le nuove linee guida per la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili e indica anche le aree non idonee per il fotovoltaico a terra.
Le nuove linee guida, che sostituiscono quelle approvate con Dgr 25/40 del 1° luglio 2010, recepiscono le indicazioni nazionali (Dm 10 settembre 2010) e anche alcune importanti novità introdotte dal Dlgs 28/2011.
In particolare all’articolo 5 si introduce la PAS — Procedura abilitativa semplificata — al posto della Dia, per gli impianti con taglie inferiori a quelle indicate nella tabella dell’articolo 12 del Dlgs 387/2003. A fronte di questo importante aggiornamento normativo, rimane poco comprensibile come l’articolo 5 delle linee guida sarde si chiami “Interventi soggetti a Dia e interventi di edilizia libera”.
E sempre a proposito di “sviste”, segnaliamo come l'articolo 10 delle nuove linee guida regionali fissi la durata del procedimento unico in 180 giorni, a oltre due mesi di vigenza del Dlgs 28/201 che ne ha ridotto la durata massima a 90 giorni.
Nel ridefinire le procedure per l’Autorizzazione unica degli impianti sulla base delle Linee guida nazionali, all’articolo 10 della norma regionale sono elencati tutti i 27 Enti a cui è obbligatorio inoltrare la domanda. L’allegato A1 alla delibera contiene anche il nuovo modulo di domanda di AU, aggiornato alle ultime novità procedurali.
Molto importante anche l’allegato B, che – sempre ai sensi delle Linee guida nazionali — individua le aree e i siti non idonei per l’installazione di impianti fotovoltaici a terra, di potenza superiore a 3 kWp. La tabella allegata individua undici diverse tipologie di aree particolarmente sensibili e/o vulnerabili alle trasformazioni territoriali o del paesaggio, che risultano essere non idonee (o idonee soltanto a particolari condizioni) all’installazione del fotovoltaico a terra.
Merita infine di essere ricordato l’allegato A5, che contiene i criteri per l’individuazione delle serre fotovoltaiche. L'obiettivo dichiarato dall’amministrazione regionale è quello di “fornire agli imprenditori agricoli uno strumento operativo in grado di semplificare l'iter procedurale, e nel contempo, individuare i criteri e i requisiti necessari per poter realizzare gli impianti produttivi serricoli e gli investimenti atti a garantire un'integrazione del reddito e un conseguente aumento occupazionale”.
Sei interessato a conoscere in dettaglio le procedure per le autorizzazioni di impianti a fonti rinnovabili nelle Regioni italiane?
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