Lazio, PAS per impianti fino a 1 MW e altre semplificazioni in materia ambientale

Segnaliamo qui di seguito le principali novità introdotte dalla legge, rimandando alla consultazione della norma (vedi Riferimenti) per maggiori approfondimenti.

L’articolo 2 incrementa del 30% le soglie dimensionali per la Verifica di assoggettabilità a VIA relativamente a:

• “impianti industriali non termici per la produzione di energia, vapore ed acqua calda con potenza complessiva superiore a 1 MW” (Parte II, Allegato IV, punto 2, lettera c, Dlgs 152/2006). La soglia per la verifica di assoggettabilità sale ora a 1,30 MW, ad esclusione unicamente degli impianti localizzati nelle aree Natura 2000.

• “elettrodotti aerei esterni per il trasporto di energia elettrica con tensione nominale superiore a 100 kV e con tracciato di lunghezza superiore a 3 km” (Parte II, Allegato IV, punto 2, lettera c, Dlgs 152/2006). La soglia per la verifica di assoggettabilità sale ora a 3,9 km.

Attenzione: viene specificato che le novità introdotte dall’articolo 2 si applicano ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della legge.

Con l’articolo 3 della legge, la Regione Lazio approfitta della possibilità offerta dal Dlgs 28/2011, stabilendo che gli impianti a fonti rinnovabili con potenza fino a 1 MW sono autorizzati con Procedura abilitativa semplificata (PAS).

In attesa di una apposita delibera della Giunta regionale, la Regione stabilisce in via transitoria gli oneri istruttori per la PAS nella misura dello 0,03% del costo dell’investimento.

Inoltre, ai sensi delle linee guida nazionali (Dm 10 settembre 2010), viene introdotta la semplice comunicazione al Comune, in regime di attività edilizia libera, per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili fino a 50 kW nonché per gli impianti fotovoltaici di qualsiasi dimensione “da realizzare sugli edifici ed agli impianti fotovoltaici i cui moduli costituiscono elementi costruttivi di pergole, serre, barriere acustiche, tettoie e pensiline (…)”.

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