Approvata la metodologia per verificare il raggiungimento degli obiettivi italiani al 2020 in materia di rinnovabili
La pubblicazione in Gu del Dm Sviluppo 14 gennaio 2012 rappresenta un passo importante nella realizzazione del sistema nazionale di verifica e monitoraggio dell’incremento al 2020 delle fonti rinnovabili nel settore elettrico, termico e dei trasporti.
Il decreto ministeriale, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 15 febbraio 2012, è un attuativo dell’articolo 40 del Dlgs 28/2011 di recepimento della direttiva 2009/28/Ce, con cui l’Italia ha avviato il percorso per il raggiungimento al 2020 di una quota complessiva pari al 17% di energia da fonti rinnovabili sul consumo complessivo finale lordo di energia (elettricità + riscaldamento/raffrescamento + trasporti).
L’Allegato I al decreto contiene la metodologia di calcolo della quota complessiva di energia da fonti rinnovabili per il riscaldamento e il raffrescamento sul consumo finale lordo di energia e della quota di energia da fonti rinnovabili nei trasporti.
L’Allegato I contiene dieci schede, uno per ogni “tema statistico”:
I. Calore derivato, ovvero prodotto da impianti del settore della trasformazione di fonti primarie e ceduto a terzi;
II. Energia geotermica;
III. Energia solare termica;
IV. Rifiuti;
V. Biomasse solide;
VI. Bioliquidi;
VII. Biogas;
VIII. Pompe di calore;
IX. Biocarburanti e biometano;
X. Energia elettrica nei trasporti.
L’Allegato I non si occupa invece del settore elettrico, la cui metodologia di rilevazione è infatti basata:
• per quanto riguarda il solare fotovoltaico e comunque gli impianti di potenza inferiore ai 200 kW, sugli archivi amministrativi o la rilevazione diretta del GSE sugli incentivi e sulle certificazioni di impianto;
• per quanto riguarda tutte le altre forme di generazione elettrica da fonti rinnovabili, su dati rilevati direttamente da Terna presso gli operatori che Terna stessa è tenuta a trasmettere annualmente al GSE.
I dati e le informazioni raccolte dal GSE verranno utilizzati per l'elaborazione del Bilancio energetico nazionale e per le altre statistiche nazionali, che l’Italia dovrà inviare all'Ufficio competente della Commissione europea.
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