Rifiuti organici, biogas meglio del compost

Lo studio mette a confronto la produzione di biogas da processi di fermentazione e la produzione di compost, arrivando alla conclusione che attraverso una tonnellata di rifiuti organici nel primo caso l'ammontare di energia guadagnata è maggiore, così come è maggiore la quantità di gas serra risparmiati in atmosfera. Nello specifico, da una tonnellata di rifiuti organici l'energia guadagnata, tolta l'energia necessaria alla produzione, è di media 599 kWh, passando da 425 kWh nel caso di rifiuti organici casalinghi a 865 kWh per quelli di bar e caffetterie.

I migliori risultati si ottengono attraverso l'impiego di biometano (che ricordiamo si ottiene attraverso un apposito processo di purificazione del biogas). Se infatti si utilizza il biogas per generare elettricità, e il calore in eccesso viene impiegato completamente, lo studio afferma che il guadagno di energia è inferiore del 15% rispetto al biometano. Nel caso si impiegasse il biogas in cogenerazione il guadagno di energia dipende dalla tipologia di rifiuto impiegato: 159 kWh/t nel caso di container di rifiuti e 342 kWh/t nel caso di rifiuti alimentari. La media è di 230 kWh/t.

Nel caso di rifiuti organici soggetti a compostaggio il guadagno netto di energia è 44 kWh/t, che vale a dire un'efficienza 3-4 volte inferiore rispetto ai processi di fermentazione.

Stesso discorso va fatto in termini di riduzione delle emissioni di gas serra, che nel caso della produzione di biometano è 171 kilogrammi per tonnellata di rifiuti mentre per il compostaggio è 15-33 kilogrammi.

Il compostaggio, secondo lo studio può essere vantaggioso in tre casi: quando i rifiuti con un basso contenuto di gas vengono separati prima del processo di fermentazione, nel compostaggio dei rifiuti dopo la fermentazione e quando viene prodotta energia dal biogas ma non viene recuperato il calore.