Milano, 3 aprile 2012 - 00:00

Burden sharing, il decreto in Gazzetta Ufficiale

Nella Gazzetta Ufficiale n. 78 del 2 aprile 2012 è stato pubblicato il Dm Sviluppo 15 marzo 2012 contenente la ripartizione regionale degli obiettivi italiani al 2020 di incremento delle fonti rinnovabili, il cosiddetto "Burden sharing".

Il decreto esce con oltre 1.100 giorni di ritardo rispetto ai tempi stabiliti dal comma 167 dell'articolo 2 della Legge finanziaria 2008, così come modificato dall'articolo 8-bis del decreto legge 30  dicembre  2008,  convertito con modificazioni dalla legge n.  13/2009.

Grazie al Burden sharing, che entra in vigore oggi stesso, ad ogni Regione e Provincia autonoma viene assegnata una quota minima di incremento dell'energia (elettrica, termica e trasporti) prodotta con fonti rinnovabili, per raggiungere l'obiettivo nazionale del 17% del consumo interno lordo entro il 2020.

Ai sensi del decreto, il consumo finale lordo di energia di una Regione o Provincia autonoma è dato dalla somma dei seguenti tre termini:

a) consumi elettrici, compresi i consumi degli ausiliari di centrale, le perdite di rete e i consumi elettrici per trasporto;

b) consumi di energia per riscaldamento e raffreddamento in tutti i settori, con esclusione del contributo dell'energia elettrica per usi termici;

c) consumi per tutte le forme di trasporto, ad eccezione del trasporto elettrico e della navigazione internazionale.

Il decreto ministeriale inoltre introduce gli obiettivi regionali intermedi al 2012, 2014, 2016 e 2018 e determina anche le modalità di esercizio del potere sostitutivo del Governo nei casi di inadempienza delle Regioni. Ma è bene sottolineare che soltanto a partire dal 2016 gli obiettivi intermedi e finali risulteranno vincolanti.

Ricordiamo infine che, con Dm Sviluppo economico 14 gennaio 2012, l'Italia ha già adottato la metodologia necessaria per "...rilevare i dati necessari a misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi nazionali in materia di quote dei consumi finali lordi di elettricità, energia per il riscaldamento e il raffreddamento e per i trasporti, coperti da fonti energetiche rinnovabili".

A questo punto, sarà compito delle Regioni sviluppare politiche di contenimento dei rispettivi consumi finali lordi e promuovere iniziative di ulteriore incremento delle fonti rinnovabili, intervenendo in primis sui propri piani energetici regionali e sulle Linee guida per l'autorizzazione degli impianti.

Nel corso delle prossime settimane, Nextville.it verrà arricchito da nuove pagine dedicate — Regione per Regione — ad una analisi puntuale del Burden sharing e al monitoraggio delle iniziative regionali in merito.

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