Entro il 2030 il biometano potrebbe eguagliare il gas naturale
Secondo quanto emerge dal Position paper realizzato dal Consorzio Italiano Biogas e intitolato “Il biometano fatto bene”, entro il 2030 la produzione di biometano in Italia potrebbe raggiungere gli 8 miliardi di metri cubi.
Il biometano, che ricordiamo si ottiene attraverso un apposito processo di purificazione del biogas, ha delle grandi potenzialità perché può essere impiegato in sistemi cogenerativi, per la produzione di solo calore e anche come carburante negli autoveicoli. Il Consorzio Italiano Biogas ritiene che "il potenziale della filiera biogas–biometano da matrici agricole in Italia sia importante" e — si legge nel position paper — "destinando a colture dedicate di primo raccolto 300-400.000 ettari (meno dell’8% della superficie a seminativi italiana) da utilizzare in codigestione con 'biomasse di integrazione', è possibile raggiungere una produzione annua di circa 7-8 Gm³ di biometano equivalente (miliardi di metri cubi di metano)".
Una produzione che eguaglierebbe quella attuale di gas naturale dei giacimenti italiani, ovvero la capacità dell’ultimo impianto di rigassificazione costruito in Italia a largo del Delta del Po, contribuendo in modo significativo all’indipendenza energetica del Paese.
Tale risultato potrà essere conseguito, secondo il Consorzio, senza “competere” con la produzione di alimenti e foraggi. Le "biomasse di integrazione" sopra citate sono, infatti, quelle biomasse che oggi non generano reddito per le imprese agricole, ma che anzi rappresentano un costo. Parliamo delle colture di secondo raccolto, dei sottoprodotti agricoli, degli effluenti zootecnici, dei sottoprodotti agroindustriali e delle colture non alimentari ad elevata "efficienza carbonica" e coltivate su terreni marginali o abbandonati. Questo permetterebbe un aumento complessivo del 5% del PIL agricolo.
Inoltre, come dicevamo sopra, il biometano può essere utilizzato anche come carburante nell’autotrazione e in Italia sarebbe particolarmente vantaggioso perché si tratta del più grande mercato europeo di veicoli a metano.
I vantaggi del metano come carburante sono noti, a partire dal costo estremamente inferiore rispetto a benzina e gasolio. Il biometano può essere utilizzato al posto del gas naturale senza limiti di miscelazione e potrebbe contribuire a far risparmiare sino a 1,6 miliardi all’anno di importazioni di biocarburanti prodotti all’estero. Se adeguatamente incentivato il metano può più che triplicare la propria quota attuale nei trasporti sino a giungere a 2,5 miliardi m³/anno al 2020, di cui quasi un terzo sarebbe rappresentato da biometano (0,8 Mrd m³/anno).
Sul tema del biogas vi segnaliamo il prossimo seminario della Formazione energia di Nextville intitolato "Biomasse e biogas. Data l'attuale tecnologia e i nuovi incentivi, sono davvero il futuro delle rinnovabili?" Milano, 15 giugno 2012 (vedi Riferimenti)
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