Milano, 4 luglio 2012 - 00:00

Produrre energia rimanendo seduti alla scrivania dell'ufficio

Si chiama "Unplugged desk" ed è un prototipo molto speciale di scrivania da ufficio realizzato dallo studente svedese di design Eddi Törnberg per la sua tesi di laurea.

Partendo dal presupposto che "human nature is above all things lazy" (la natura umana è soprattutto cose pigre), Törnberg ha pensato che fosse inutile rivoluzionare il nostro stile di vita ormai generalmente sedentario, ma sfruttarlo invece per produrre energia passando proprio attraverso il simbolo di questo status quo: la scrivania.

"Unplugged desk", come si può vedere nell'immagine sotto, è in grado di generare elettricità per alimentare i diversi congegni elettronici che sono presenti su di essa usando tre tecniche differenti. Innanzitutto attraverso l'impiego di cristalli piezoelettrici (vedi Riferimenti) cuciti sulla moquette, il che vuol dire che chiunque cammini sul pavimento li sottopone a stress meccanico, producendo così elettricità.

La seconda idea è di sfruttare una pianta come microimpianto di celle a combustibile microbiche, che vuol dire usare gli zuccheri e gli enzimi per ottenere energia attraverso la fotosintesi clorofilliana.

Infine l'ultima intuizione dello studente svedese concerne la possibilità di sfruttare il calore prodotto dal corpo umano sulla sedia sfruttando il cosiddetto Seebeck effect. Questo significa che il metallo sulla superficie superiore della sedia si scalda, mentre quello nella parte inferiore rimane freddo. Grazie a questa differenza di temperatura si produce energia.

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