Certificazione energetica in edilizia, sparisce l'autocertificazione
In caso di vendita sarà precluso al proprietario dell'immobile autodichiarare l'appartenenza alla classe energetica più bassa, evitando così la certificazione del tecnico abilitato. Imminenti le modifiche al Dm 26 giugno 2009.
Il provvedimento si è reso necessario dopo il deferimento dell'Italia alla Corte di Giustizia Ue del 26 aprile 2012 per l'incompleto recepimento della direttiva 2002/91/Ce (con Dlgs 192/2005). Lo schema di decreto interministeriale (sviluppo, trasporti e ambiente) diffuso in questi giorni, in particolare corregge una disposizione che aveva determinato i "warning" della Commissione Ue: la possibilità per il proprietario dell'immobile di autodichiarare la classe energetica (la più bassa, la G) dell'immobile senza ricorrere alla certificazione del tecnico abilitato.
Il provvedimento, che sarà in vigore una volta pubblicato in Gazzetta ufficiale, definisce meglio anche gli edifici esentati dall'obbligo di certificazione energetica (box, cantine, autorimesse, parcheggi multipiano, depositi, strutture stagionali a protezione degli impianti sportivi e altri edifici a questi equiparabili, nonché ruderi e immobili venduti nello stato di "scheletro strutturale").
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