Milano, 1 ottobre 2012 - 00:00

Quinto Conto energia, colpo di scena: la graduatoria smentisce le attese

Il Gestore dei Servizi Energetici ha pubblicato la graduatoria degli impianti ammessi al Quinto Conto energia. E, a differenza delle aspettative, il budget a disposizione del primo Registro non è andato esaurito.

Il Dm 5 luglio 2012, istitutivo del Quinto Conto energia, ha stabilito che tutti gli impianti che non ricadono nelle categorie ad accesso diretto devono preventivamente iscriversi al cosiddetto Registro, gestito dal Gestore dei Servizi Energetici.

Per ciascun Registro sono stati messi a disposizione specifici budget: per il primo le risorse disponibili ammontano a 140 milioni di euro.

Il comma 7 dell’art. 4 del Decreto aveva previsto che: “ai fini di un'ulteriore salvaguardia delle iniziative in avanzata fase di realizzazione, limitatamente al primo registro, la graduatoria è formata applicando, in ordine gerarchico, come primo criterio la precedenza della data di entrata in esercizio...”.

Con "iniziative in avanzata fase di realizzazione" si faceva certo riferimento ai grandi impianti che non erano rientrati nei limiti di costo previsti per i Registri del Quarto Conto energia. E gli impianti “non nei limiti di costo” dell'ultimo Registro del Quarto Conto energia erano ben 2.548.

Si era supposto, dunque, che le risorse rese disponibili dal primo Registro del Quinto Conto energia, sarebbero state erose in toto da questi impianti e che, anzi, molti di essi sarebbero rimasti fuori dalle graduatorie.

Ma non è andata così: dei 140 milioni messi a disposizione per il primo Registro, ne sono stati assegnati solo 90.447.129, per un totale di 966.521,01 kW di potenza incentivata.

Le "carte" degli investimenti si sono dunque rimescolate: nonostante il numero degli impianti ammessi alla graduatoria del primo Registro per il Quinto Conto energia sia di 3.620 (ben più alto dei 2.548 impianti esclusi a dicembre del 2011), le potenze in gioco sono notevolmente differenti: una media di 200 kW a impianto per i primi, contro i 2 MW di media degli impianti esclusi dall'ultimo registro del Quarto Conto energia.

Più risorse, quindi, per gli impianti esclusi dall'accesso diretto: i 50 milioni non assegnati si sommeranno, infatti, a quelli del secondo Registro, che dovrebbe aprirsi fra sei mesi con 170 milioni di budget (120 assegnati dal decreto al secondo Registro più i 50 milioni non utilizzati nel primo). Tuttavia, occorre tener presente, che, secondo quanto disposto dal decreto, dal budget del secondo Registro dovranno essere detratti gli incentivi attribuiti agli impianti che ancora hanno diritto alle tariffe del Quarto Conto energia e agli impianti ad accesso diretto entrati in esercizio nel semestre antecedente a quello di apertura del registro.

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