Milano, 4 ottobre 2012 - 00:00

Rinnovabili ed efficienza nel condominio, più facili le innovazioni

Saranno sufficienti maggioranze più semplici per approvare interventi per migliorare l'efficienza o inserire le rinnovabili nell'edificio. È quanto ha previsto la legge di riforma del condominio approvata dalla Camera il 27 settembre 2012.

La proposta di legge, che ora passa al Senato per il via libera definitivo, modifica diverse disposizioni del Codice civile sul condominio (Rd 262/1942, Titolo VII, Capo II) agevolando tutti gli interventi che possano migliorare la "qualità dell'edificio", come quelli per il contenimento del consumo energetico o l'installazione di impianti a fonti rinnovabili (anche da parte di terzi che ne abbiano titolo) che avranno via libera con la maggioranza dei presenti all'assemblea e la metà del valore dell'edificio.

Il disegno di legge ha anche ridefinito i compiti dell'amministratore (che durerà in carica due anni, rinnovabili), il funzionamento dell'assemblea, i poteri di azione, anche del singolo condomino, nei confronti di gravi irregolarità dell'amministratore.

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