Commissione Ue: più biocarburanti da rifiuti
Tetto massimo del 5% ai biocarburanti da colture alimentari nel computo della quota del 10% di energie rinnovabili nei trasporti come obiettivo al 2020 e incentivi per lo sviluppo di biocarburanti da rifiuti.
Questo lo scopo della proposta di direttiva presentata dalla Commissione Ue il 17 ottobre 2012. Il provvedimento, di modifica delle direttive 98/70/Ce (qualità della benzina e del combustibile diesel) e 2009/28/Ce (cosiddetta "nuova direttiva rinnovabili") mira ridurre la presenza dei biocarburanti da colture alimentari per spingere gli Stati membri a sfruttare meno il terreno con coltivazioni dedicate alla produzione di biocarburanti, offrendo invece incentivi di mercato per quei biocarburanti che hanno un impatto basso o nullo sulle emissioni derivanti dal cambiamento indiretto della destinazione dei terreni.
Attenzione particolare è stata, quindi, dedicata dalla proposta di direttiva ai biocarburanti di seconda e terza generazione derivati da materie prime che non implicano una domanda supplementare di terreni, come ad esempio le alghe, la paglia e vari tipi di rifiuti, perché contribuiscano di più all'obiettivo del 10% di energia rinnovabile nei trasporti fissato dalla direttiva 2009/28/Ce sulle energie rinnovabili.
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