Marche, breve moratoria per impianti a biomasse e biogas, in attesa dell'individuazione delle aree non idonee
Con Lr 19 ottobre 2012 n. 30, la Regione Marche stabilisce le tempistiche per l'individuazione delle aree non idonee per biomasse e biogas. Nel frattempo, però, vieta l'autorizzazione di nuovi impianti.
La Regione, entro quaranta giorni dalla data di entrata in vigore della Lr 30/2012 (e cioè entro il 19 dicembre 2012), dovrà procedere all’individuazione delle aree non idonee alla installazione degli impianti alimentati da biomasse o biogas. Prima dell’adozione di questo provvedimento “non possono essere autorizzati nuovi impianti termoelettrici alimentati da biomasse e da biogas nel territorio regionale”, con l’unica esclusione dei “nuovi impianti alimentati da biogas provenienti dalla fermentazione anaerobica metanogenica di sostanze organiche costituite da rifiuti a condizione che abbiano ottenuto parere positivo di Via, ove prevista”.
La nuova legge regionale stabilisce inoltre più stringenti controlli in materia di impatto ambientale: determinate tipologie di impianti – anche se con soglie dimensionali teoricamente escluse dallo screening — potranno essere sottoposte a verifica di assoggettabilità a Via “qualora producano impatti significativi e negativi sull'ambiente”. Per l’attuazione di questa novità si deve comunque attendere un provvedimento della Giunta regionale.
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