Certificati Bianchi, le previsioni dell'Autorità tra incertezza normativa e mercato corto
L'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas ha pubblicato il secondo Rapporto statistico intermedio relativo all’anno d’obbligo 2011, dove sono contenuti due scenari sulle disponibilità future di Certificati Bianchi per ottemperare all'anno d'obbligo 2012
Il rapporto aggiorna i risultati raggiunti dal meccanismo dei Certificati Bianchi (il cui nome tecnico è Titoli di Efficienza Energetica — TEE) nel periodo compreso tra il 1° gennaio al 31 maggio 2012, anche alla luce delle modiche introdotte dalle nuove Linee guida (deliberazione EEN 9/11).
Nel corso del periodo in questione sono stati approvati 3.324.737 TEE, quasi il doppio di quelli emessi nel semestre precedente. Dal 1° giugno al 31 dicembre 2011, infatti, i TEE emessi erano stati 1.779.794. Un risultato su cui, a detta dell'Autorità, hanno decisamente influito le modiche al meccanismo introdotte nel novembre 2011 dalle nuove Linee Guida.
Secondo l'Autorità, le nuove regole hanno "svolto un ruolo determinante nell’alleviare il deficit di offerta di TEE gradualmente evidenziatosi nel periodo precedente alla loro introduzione". Le semplificazioni previste hanno avuto, infatti, "un impatto non solo in termini quantitativi ma anche qualitativi, agendo in due direzioni:
a) stimolando l’accesso al meccanismo dei TEE di nuovi operatori;
b) aumentando la partecipazione al meccanismo degli interventi di carattere strutturale, con ciò evidenziando una maggiore capacità dei TEE di contribuire alla copertura dei costi di investimento in tecnologie ad alta efficienza energetica (a parità di costo per il Paese)".
Le previsioni per il raggiungimento degli obiettivi l'anno 2012
A differenza dei precedenti, nel rapporto sono stati elaborati solo due scenari, invece dei soliti tre. E ciò a causa dell'incertezza normativa, dovuta alla mancata definizione da parte del Governo degli obiettivi 2012.
Per valutare la possibile evoluzione dell’offerta di TEE negli anni futuri, in rapporto agli obiettivi previsti per l'anno 2012, l'Autorità ha scelto "di non formulare previsioni in relazione ai contributi al conseguimento degli obiettivi futuri che potrebbero derivare da ulteriori progetti presentati nei mesi a venire (cosiddetto Scenario 3)".
Si è limitata, invece, a valutare la disponibilità di TEE solo sulla base delle richieste di verifica e certificazione già presentate al 15 settembre 2012 (cosiddetto Scenario 1) e in riferimento alle richieste di verifica e certificazione dei risparmi che verranno fatte in futuro per progetti analitici e a consuntivo già presentati (cosiddetto Scenario 2).
Gli obblighi di risparmio di energia previsti per il 2012 vanno ottemperati nel 2013. Tuttavia, i soggetti obbligati, sfruttando la possibilità di compensazione entro l’anno successivo, hanno tempo fino al 31 maggio 2014.
Dal grafico presente nel rapporto (a pagina 18) emerge che, per adempiere agli obblighi del 2012, occorre risparmiare 6 milioni di Tonnellate equivalenti di petrolio (Tep). Di conseguenza, occorre che vengano emessi 6 milioni di TEE (a fronte di 1 Tep risparmiata viene, infatti, emesso un Certificato Bianco). Considerando le richieste di verifica e certificazione già presentate all’Autorità al 15 settembre 2012, i TEE che potranno essere emessi in futuro ammontano a circa due milioni (il grafico non permette una lettura più puntuale dei dati). Lo scenario 1 prospetta, dunque, una disponibilità di TEE decisamente scarsa.
Nello Scenario 1 l'Autorità considera "sia le emissioni automatiche trimestrali dei progetti standardizzati già presentati (senza considerare gli eventuali esiti negativi di futuri eventuali controlli a campione), sia i TEE che verranno emessi a seguito della valutazione delle RVC già presentate per progetti analitici e a consuntivo ma di cui non si è ancora chiusa la valutazione, assumendo in tutti i casi che venga effettivamente certificato solo il 90% dei TEE richiesti".
Con il secondo scenario — che considera anche i progetti già presentati ma per cui non è stata fatta richiesta di verifica e certificazione dei risparmi — le prospettive migliorano decisamente: la previsione è che sul mercato potranno essere disponibili poco più di 5 milioni di titoli (il grafico pubblicato dall'Autorità non permette un lettura puntuale dei dati).
Nello Scenario 2, ai TEE dello Scenario 1 "si aggiungono sia i TEE che potranno venire emessi a seguito dell’approvazione di RVC successive alla prima presentate in futuro per progetti analitici e a consuntivo per i quali è già stata approvata almeno la prima RVC, sia i TEE previsti per i progetti a consuntivo in base a quanto dichiarato dai titolari nell’ambito delle proposte di progetto e programma di misura approvate più di recente (per le quali non è stata dunque ancora presentata alcuna RVC)".
Un numero comunque insufficiente per adempiere agli obblighi. Bisogna, però, considerare anche che in futuro verranno presentati altri progetti. Secondo l'Autorità, "per conseguire completamente l’obiettivo 2012 entro la data del 31 maggio 2014, sarebbe sufficiente che la presentazione di nuovi progetti proseguisse (a quadro normativo e regolatorio invariato) fino al primo trimestre 2014 con un tasso di presentazione pari a 0,23 Mtep/anno, corrispondente al solo 40% di quello registrato nella prima metà del 2012".
È da precisare che in queste previsioni non sono stati considerati i Certificati Bianchi erogati dal Gestore dei Servizi Energetici in favore dei risparmi conseguiti dagli impianti di cogenerazione ad alto rendimento (i cosiddetti Certificati Bianchi CAR). Questi potrebbero essere disponibili a partire dal 31 maggio 2013. Tuttavia, l'indisponibilità di stime attendibili e la mancata emanazione dei decreti che devono definire le modalità con cui verranno conteggiati i risparmi connessi ai TEE CAR ritirati dal GSE, non consentono di valutare in che misura questi influenzeranno la disponibilità di titoli sul mercato dei Certificati Bianchi.
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