Tar Lombardia, no a sospensione delibera Aeeg su oneri dispacciamento
I costi per gli sbilanciamenti dovuti all’energia immessa in rete da fonti rinnovabili non programmabili devono essere pagati dai produttori.
E’ questo, in sostanza, quanto stabilito dal Tar Lombardia (Sezione Terza) con Ordinanza n. 1568 del 15 novembre 2012, con cui i giudici hanno respinto la richiesta di sospensiva cautelare – avanzata da diversi operatori e associazioni del settore rinnovabili — della delibera Aeeg 281/2012/R/EFR, che ha previsto anche per gli impianti a fonti rinnovabili l’obbligo dal 1° gennaio 2013 di contribuire alla copertura dei costi di sbilanciamento.
I giudici del Tar Lombardia hanno infatti “ritenuto, ad un primo esame, che non sembra irrazionale la scelta dell'Autorità di porre a carico degli operatori che producono energia da fonti rinnovabili, non programmabili, i costi per sbilanciamenti derivanti da immissioni in eccesso o in difetto rispetto ai programmi”. Anche perché, si legge nell’Ordinanza, “il danno rappresentato si configura come danno economico e come tale, può essere agevolmente ristorato, in caso di eventuale accoglimento del ricorso, anche in considerazione della possibilità di una rapida trattazione del ricorso nel merito”.
Non rimane quindi che attendere l’udienza di merito, che dirà una parola definitiva sulla delibera 281/2012/R/EFR.
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