Milano, 11 dicembre 2012 - 00:00

Il solare organico cresce grazie alle nanotecnologie

I ricercatori dell'università di Princeton hanno ideato un sistema che permette di triplicare l'efficienza delle celle solari organiche, che secondo molti rappresenteranno il futuro dell'energia solare.

La ricerca, guidata dal professor Stephen Chou, ha permesso di trovare la maniera di aumentare l'efficienza delle celle in modo considerevole utilizzando una nanostruttura a "sandwich" di metallo e plastica. Secondo Chou questa nuova tecnologia permetterà di migliorare anche l'efficienza delle celle convenzionali di silicio, sebbene ulteriori studi debbano ancora essere condotti in quest'ambito.

Due sono i risultati importanti ottenuti dalla ricerca: impedire la riflessione della luce da parte delle celle e catturarla efficaciemente senza farla scappare. Due fattori che normalmente sono la causa principale della perdita di energia da parte delle celle.

Queste ultime sono composte da uno strato superiore spesso 30 nanometri — una sorta di maglia metallica che sostituisce l'ossido di indio-stagno solitamente impiegato — uno strato di plastica di 85 nanometri e un altro strato metallico simile a quello usato nelle celle convenzionali. Questo "sandwich" è particolarmente efficace nell'impedire la riflessione della luce e nella capacità di intrappolarla arrivando a una percentuale del 96% di assorbimento, circa il 52% più efficiente rispetto alle celle convenzionali. Questo vale per la luce diretta, ma le nuove celle sono altrettanto efficaci anche in altre condizioni meteorologiche; in caso di giornate nuvolose, infatti, la percentuale arriva all'81%, per un incremento totale del 173%.

Grazie al nuovo sistema sarà probabilmente possibile superare uno dei maggiori problemi alla diffusione delle celle organiche, che sono tendenzialmente più economiche di quelle convenzionali (e grazie all'impiego della plastica le celle in questione lo saranno molto di più), ma che hanno però efficienze ancora troppo basse. Secondo il professor Chou il sistema è già pronto per un uso commerciale anche se ci sarà bisogno di un periodo di transizione per passare dalla fase di laboratorio alla produzione di massa.

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