Milano, 16 gennaio 2014 - 00:00

Lombardia, novità in materia di certificazione energetica

La Giunta regionale Lombarda ha provveduto a recepire le ultime novità normative introdotte in materia di certificazione energetica degli edifici.

Con la Delibera della Giunta regionale del 10 gennaio 2014, n. X/1216, la Lombardia ha aggiornato la disciplina sulla certificazione energetica in materia di attestati e accreditamento certificatori.

Dall'ACE all'APE anche in Lombardia

Con il Decreto legge 4 giugno 2013, n. 63 il Governo ha recepito la Direttiva 2010/31/Ue sulla prestazione energetica in edilizia, anche nota come Direttiva EPBD 2 (Energy Performance of Buildings Directive), che abroga e sostituisce la Direttiva 2002/91/Ce. Il decreto, entrato in vigore il 5 giugno scorso, modifica il Decreto legislativo 192/2005 (per maggiori informazioni vedi Riferimenti).

Con il nuovo decreto è cambiata la denominazione del certificato energetico degli edifici: dal 5 giugno 2013, in fase di certificazione energetica degli edifici, non dovrà essere più prodotto l'Attestato di Certificazione Energetica (ACE), ma l'Attestato di Prestazione Energetica (APE).

Intervenendo a modificare la Dgr 8745/2008, la nuova Delibera regionale ha disposto che dal 15 gennaio 2014 anche in Lombardia l'Attestato di Certificazione Energetica cambia nome e diventa Attestato di Prestazione Energetica.

Accreditamento certificatori

Il Dlgs 192/2005, che ha introdotto la certificazione energetica degli edifici in Italia, prevedeva l’emanazione di diversi provvedimenti attuativi tra cui il regolamento con i criteri per l'accreditamento degli esperti cui affidare la certificazione energetica degli edifici. Tali criteri sono stati pubblicati solo nel luglio del 2013, con il Dpr 16 aprile 2013, n. 75 (per maggiori informazioni, vedi Riferimenti).

Nel frattempo, la Lombardia aveva già legiferato in merito. Ora, con la medesima delibera (Dgr X/1216), la Giunta regionale si adegua alla normativa nazionale, ampliando l’elenco dei titoli di studio che costituiscono il prerequisito per chiedere l'accreditamento come certificatori energetici. Sono, ora, validi tutti i titoli di studio previsti dal Dpr 75/2013 e quelli appartenenti alla classe di laurea magistrale LM 71 (scienze e tecnologie della chimica industriale), ex Dm 16 marzo 2007. 

La Regione precisa altresì che, a differenza di quel che accade a livello nazionale, "rimane invariato il requisito del superamento di uno specifico corso di formazione, con esame finale, per tutti coloro che chiedono di essere accreditati per l’attività di certificazione energetica, indipendentemente dal titolo di studio conseguito e dall’iscrizione all’Ordine o Collegio professionale."

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