Milano, 12 marzo 2014 - 00:00

Rinnovabili, Unione Europea vicina agli obiettivi 2020

Secondo i dati pubblicati da Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione Europea, nel 2012 le energie rinnovabili hanno contribuito al 14% del consumo lordo di energia nei 28 paesi dell'Unione.

Sulla base della Strategia europea 2020, la quota di energie rinnovabili nei paesi dell'Unione Europea al 2020 dovrà essere del 20%. I singoli target nazionali tengono in considerazione le diverse situazioni di partenza, il potenziale di energie rinnovabili e le prestazioni economiche; l'Italia ad esempio dovrà raggiungere una quota di rinnovabili del 17% nel 2020.

Nel 2004, il primo anno per cui esistono dati disponibili in questo senso, la quota di rinnovabili in Europa era dell'8,3%. I maggiori incrementi registrati in questi anni sono di: Svezia (dal 38,7% del 2004 al 51% nel 2012), Danimarca (dal 14,5% al 26%), Austria (dal 22,7% al 32,1%), Grecia (dal 7,2% al 15,1%) e Italia (dal 5,7% al 13,5%).

Nel 2012 le quote più alte di energie rinnovabili nel consumo lordo di energia sono di: Svezia (51%), Lituania (35,8%), Finlandia (34,3%) e Austria (32,1%). Le più basse sono invece, quelle di: Malta (1,4%), Lussemburgo (3,1%), Gran Bretagna (4,2%) e Paesi Bassi (4,5%). Nel 2011 l'Estonia è stato il primo paese a raggiungere il proprio target (25%) al 2020 seguita da Bulgaria (16%) e Svezia (49%) nel 2012.

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