Finanziamenti europei a efficienza e rinnovabili, la mappa dell'Italia che li utilizza
2,1 miliardi di euro per 5.802 progetti su tutto il territorio nazionale: sono questi dati complessivi dell'utilizzo in Italia dei finanziamenti europei all’efficienza energetica e alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
Si chiama la mappa dell’Italia che utilizza l’energia in modo intelligente, è stata elaborata da Officinae Verdi, Energy-Financial System Integrator UniCredit – WWF, e fa un quadro complessivo della situazione nel nostro paese regione per regione. In testa alla classifica ci sono il Piemonte con 250 milioni di euro (il 13% di 2 miliardi di euro di finanziamenti monitorati), l'Umbria, con 53 milioni di euro su 576 milioni (il 9%) e le Marche, con 54 milioni di euro sul totale di quasi 600 milioni di euro (9%).
Per ciò che riguarda i finanziamenti destinati destinati alle piccole e medie imprese primeggia il Lazio, con 50 milioni di euro, seguito dall'Abruzzo con oltre 44 milioni di euro e il Veneto con 39 milioni di euro. Per le imprese delle regioni “convergenza” Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, dal prossimo 23 aprile ci sono 100 milioni di euro complessivi (vedi Riferimenti).
"Dal punto di vista normativo invece, sono Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Puglia le Regioni più virtuose" si legge nel rapporto, "che si sono dotate di leggi che rendono obbligatori interventi di efficienza energetica, uso di energia da fonti rinnovabili e certificazione energetica degli edifici. Lazio e Umbria hanno introdotto obblighi sull’uso dell’energia da fonti rinnovabili, ma non prevedono parametri di efficienza energetica, né controlli in caso di mancata certificazione energetica. Veneto, Toscana, Campania, Calabria e Marche hanno emanato Linee Guida per l’edilizia sostenibile, che devono essere adottate dai regolamenti comunali per entrare in vigore. Le altre Regioni si limitano a dare semplici indicazioni sullo sviluppo delle fonti rinnovabili".
"Ad oggi ammonta ancora a 4,4 Mtep/anno di energia primaria risparmiata il gap che separa l’Italia dall’obiettivo europeo del 20% di efficienza energetica al 2020" ha dichiarato Giovanni Tordi Amministratore Delegato di Officinae Verdi "e l’impegno delle amministrazioni regionali è fondamentale nel dare seguito ai provvedimenti nazionali e cogliere l’opportunità di innovazione e sviluppo offerta dai fondi strutturali europei. Gli investimenti in energie rinnovabili ed efficienza energetica – ha aggiunto Tordi — possono far ripartire la nostra economia grazie ad un modello di sviluppo diffuso a basso impatto ambientale ma ad alto tasso di occupazione e innovazione tecnologica, con importanti possibilità di ricerca applicata: i soli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici hanno mobilitato, al 2013, 19 miliardi di euro di investimenti e attivato tra diretto e indotto 280mila posti di lavoro”.
Allo stato attuale, ancora in 10 Regioni (Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Sicilia, Umbria e Veneto) ci sono finanziamenti in corso per la promozione di efficienza energetica e utilizzo dell’energia sostenibile, con il 2015 come termine ultimo per spendere le risorse residue dei fondi strutturali.
Per avere un quadro complessivo dei bandi attivi a livello regionale e nazionale, si vedano i relativi link nei Riferimenti.
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