Direttiva efficienza energetica, i contenuti dello schema di decreto
È cominciato l'iter di recepimento della Direttiva europea sull'efficienza energetica. Numerose le misure previste per promuovere il risparmio nei diversi settori che contribuiscono al consumo di energia del sistema Paese.
È stato inviato al Senato lo schema di decreto legislativo, approvato in Consiglio dei Ministri il 4 aprile scorso, di attuazione delle direttiva 2012/27/Ue sull'efficienza energetica.
La direttiva, che chiede agli Stati membri di risparmiare energia in vista degli obiettivi previsti dal cosiddetto "pacchetto clima-energia 20/20/20", dovrà essere recepita entro il 5 giugno 2014.
Ricordiamo che l'azione dell’Unione europea volta a raggiungere il 20% di risparmio di energia entro il 2020 si avvale già di altri strumenti, varati negli anni scorsi e pienamente operativi:
• la direttiva 2009/125/Ce sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all'energia (anche nota come direttiva Eup e recepita dal Dlgs 16 febbraio 2011, n. 15);
• la direttiva 2010/30/Ue sulla etichettatura del consumo energetico dei prodotti connessi all'energia (recepita con Dlgs 28 giugno 2012, n. 104);
• la direttiva 2010/31/Ue sull'efficienza energetica in edilizia (anche nota come EPBD e recepita con il Dl 4 giugno 2013, n. 63, convertito con in Legge 90/2013);
• la direttiva 2009/28/Ce sulla promozione dell’energia da fonti rinnovabili (recepita dal Dlgs 3 marzo 2011, n. 28) che reca diverse norme in materia di efficienza, generazione distribuita e cogenerazione;
• le direttive 2009/72/Ce e 2009/73/Ce sulla disciplina dei mercati dell’energia elettrica e del gas (recepite con Dlgs 1° giugno 2011, n. 93).
Le misure previste
Per raggiungere l'obiettivo nazionale di risparmio energetico pari a 20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio dei consumi di energia primaria, lo schema di decreto prevede numerose misure da adottarsi nei diversi settori che contribuiscono al consumo di energia del sistema Paese. Di seguito alcune tra quelle più significative.
Pubblica Amministrazione (articoli 5 e 6)
Dal 2014 al 2020, ogni anno dovrà essere riqualificato il 3% degli immobili appartenenti alle pubbliche amministrazioni centrali (Ministeri, Agenzie fiscali, enti di regolazione dell'attività economica, ecc.). A partire dal 2014, il Ministero delle infrastrutture, quello dello sviluppo economico e l'Agenzia del demanio dovranno predisporre un programma di interventi di riqualificazione energetica di detti immobili.
Le ammistrazioni pubbliche centrali dovranno adottare requisiti minimi di efficienza energetica in occasione della stipula di contratti di acquisto di immobili o di nuova locazione, come anche nel caso di acquisto di prodotti e servizi. La valutazione delle offerte dovrà tenere conto di questi requisiti e i bandi di gara dovranno precisare che i fornitori del servizio sono tenuti ad utilizzare prodotti conformi ad essi.
Industria (articolo 8)
Le grandi imprese e le imprese energivore hanno l'obbligo di eseguire diagnosi energetiche condotte da:
• società di servizi energetici (ESCo),
• oppure da esperti in gestione dell'energia,
• oppure ancora da auditor energetici.
Gli audit vanno effettuati nei siti produttivi localizzati sul territorio nazionale entro il 5 dicembre 2015 e, successivamente, ogni 4 anni.
Consumatori (articolo 9)
I distributori e venditori di energia elettrica e gas dovranno implementare una serie di misure volte a rendere sempre più consapevole il cliente finale sul consumo che fa dell'energia utilizzata per riscaldamento, acqua calda sanitaria e raffrescamento.
Autorizzazioni (articolo 14)
Il Ministero dell'ambiente e quello dei trasporti dovranno approntare delle linee guida per la semplificazione e armonizzazione delle procedure autorizzative per l'installazione in ambito residenziale e terziario di impianti o dispositivi tecnologici per l'efficienza energetica e per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili.
Qualificazione, accreditamento e certificazione (articolo 12)
L'Ente italiano di accreditamento (Accredia), il Comitato termotecnico italiano e Enea dovranno predisporre:
• schemi di certificazione e accreditamento per le ESCo, per gli esperti in gestione dell'energia, per i sistemi di gestione dell'energia e per le diagnosi energetiche;
• norme tecniche in materia di diagnosi energetiche rivolte ai settori residenziale, industriale, terziario e trasporti;
• norme tecniche per la certificazione volontaria degli auditor energetici nei medesimi settori.
Produzione, trasmissione e distribuzione dell'energia (articolo 11)
L'Autorità per l'energia elettrica e il gas dovrà prevedere atti regolatori per:
• la riforma delle bollette elettriche che porti al superamento della struttura progressiva della tariffa;
• la remunerazione delle attività di sviluppo e gestione delle reti, "al fine di eliminare eventuali ostacoli all'incremento dell'efficienza";
• promuovere la “partecipazione della domanda ai mercati di bilanciamento, di riserva e altri servizi di sistema, definendo le modalità tecniche con cui i gestori dei sistemi di trasmissione e distribuzione organizzano la partecipazione dei fornitori di servizi e dei consumatori, inclusi gli aggregatori di unità di consumo (...) sulla base dei requisiti tecnici di detti mercati e delle capacità di gestione della domanda e degli aggregati".
Secondo gli operatori del settore rinnovabili, con questo articolo il legislatore sta tentando di riformare il mercato elettrico in modo surrettizio e senza un confronto con le parti interessate: "all'articolo 11 — dichiara il Coordinamento FREE - si introducono due commi che non solo nulla hanno a che vedere con l'oggetto del provvedimento, ma chiedono all'Autorità per l'energia di modificare radicalmente due cardini dell'attuale normativa che disciplina il mercato elettrico: il meccanismo con il quale si forma il prezzo all'ingrosso del kWh e la tariffa per i consumatori tutelati... non è accettabile che, in una sede non pertinente, si cerchi una scorciatoia per affrontare questioni che, per la loro importanza, richiedono un confronto preliminare con tutte le parti interessate e con gli esperti della materia".
Modalità di finanziamento
Presso il Ministero dello sviluppo economico sarà istituito un fondo rotativo, denominato "Fondo nazionale per l'efficienza energetica", che verrà alimentato:
• dal fondo di garanzia precedentemente istituito dal Dlgs 28/2011, destinato al teleriscaldamento e interventi di efficienza energetica e alimentato dalle bollette del gas;
Una netta contrarietà al versamento all'entrata del bilancio dello Stato di questo Fondo è stata espressa dalla FIPER: "è assurdo pensare di eliminare il Fondo di garanzia, si tratterebbe dell’ennesima occasione persa. Da questo stanziamento si avrebbero almeno due importanti effetti a livello economico: il primo, è rappresentato dalla leva finanziaria che si calcola intorno ai 960/1200 mln di euro di investimenti complessivi del settore, con l’attivazione di una filiera energetica di vero made in italy; il secondo, è legato alla ricaduta economica sul territorio perché si favorirebbe l’attivazione di nuove reti di teleriscaldamento che andrebbero ad avviare localmente filiere bosco-legno-energia ... mi auguro — ha aggiunto il Presidente Righini — che il Premier Renzi, prima di prendere qualunque decisione in merito, voglia almeno sentire i rappresentanti italiani del settore del Teleriscaldamento e rendersi conto della reale situazione e dei possibili favorevoli sviluppi".
• dalle aste delle quote di emissione di CO2.
Il fondo potrà essere, eventualmente, integrato con le risorse già derivanti dagli strumenti di incentivazione comunitari (fondi strutturali), nazionali e locali dedicati all'efficienza energetica.
Il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, ha affermato che in tal modo, il provvedimento dovrebbe mettere "a disposizione quasi 800 milioni di euro dal 2014 al 2020".
Le prossime tappe
Il decreto dovrà essere ora esaminato dalle Commissioni di entrambi i rami del Parlamento e poi dalle Regioni in Conferenza unificata.
Nextville seguirà l'iter del provvedimento passo passo con news, speciali e pagine dedicate all'analisi approfondita delle diverse misure. Continuate a seguirci.
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