Puglia: le Provincie devono valutare gli impatti cumulativi degli impianti FER
Nell’ambito dei procedimenti di VIA e di screening relativi ai nuovi impianti in fase di autorizzazione, le Province devono tener conto degli impatti cumulativi che questi potrebbero produrre sul territorio.
Questo, in sintesi, il senso della Dgr n. 581/2014 (vedi Riferimenti) con cui la Regione Puglia “bacchetta” le Province delegate alle autorizzazioni di impianti a fonti rinnovabili, per non aver adeguatamente applicato le linee guida per la valutazione degli impatti cumulativi in sede di valutazione dell’impatto ambientale.
In tali linee guida, contenute nella Dgr n. 2112/2012 (vedi Riferimenti), la Regione aveva provveduto ad integrare la valutazione standard degli impatti ambientali – quelli puntuali e relativi ad uno specifico impianto — con una più estesa "ricognizione dello stato dei luoghi che comprenda gli impianti già installati o autorizzati nell'area e, di conseguenza, ... una valutazione degli impatti complessivamente prodotti dagli impianti esistenti e da quelli previsti".
Si trattava di un’esigenza particolarmente sentita in una Regione che detiene da tempo il primato nazionale di potenza installata fotovoltaica ed eolica, e che ancora oggi presenta richieste pendenti di connessione alla rete per circa 30.000 MW di eolico e 6.000 MW di fotovoltaico.
Con la nuova delibera, quindi, la Regione invita e diffida le Province, "sotto comminatoria di revoca della delega di funzioni, a dare piena e immediata attuazione alle direttive regionali in materia di valutazione di impatti cumulativi".
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