Recepimento Direttiva efficienza, gli spunti di riflessione del GSE
Le Commissioni riunite Attività produttive della Camera e Industria del Senato stanno svolgendo una serie di audizioni informali sullo schema di Dlgs di attuazione della direttiva sull'efficienza energetica. Vediamo cosa suggerisce il GSE.
Il 4 aprile scorso, il Consiglio dei Ministri aveva inviato al Senato lo schema di decreto legislativo di attuazione delle direttiva 2012/27/Ue sull'efficienza energetica. Il decreto è ora all'esame dalle Commissioni di entrambi i rami del Parlamento e, il 6 maggio scorso, sono cominciate le audizioni delle parti interessate.
La redazione di Nextville ne darà conto con una serie di news. Cominciamo con quanto evidenziato dal Gestore dei Servizi Energetici.
Gli spunti di riflessione più significativi, portati all'attenzione dei membri delle Commissioni dall'Amministratore delegato Nando Pasquali, riguardano il sistema dei Certificati Bianchi.
Ricordiamo che, secondo lo schema del Dlgs, il sistema dei Certificati Bianchi dovrà garantire il raggiungimento del 60% dell’obiettivo di risparmio energetico al 2020.
A parere del GSE — anche in occasione della revisione del meccanismo con la redazione delle nuove Linee guida, che dovranno essere pubbicate entro 120 giorni dall'entrata in vigore del decreto — occorrerà:
• "introdurre una relazione tra il risparmio conseguito, il costo e l’investimento sostenuto e l’incentivo percepito, in accordo alle ultime Linee Guida europee in materia di aiuti di stato;
• eliminare il rischio di sovra-remunerazione attualmente legato alla mancata correlazione tra i titoli rilasciati e i costi di investimento effettivamente sostenuti;
• offrire una garanzia al Sistema Paese nel caso di dismissione anticipata degli impianti rispetto alla vita tecnica;
• stimolare nuovi interventi in settori energivori ad oggi poco attivi nel meccanismo (trasporti, ICT, sistemi idrici);
• armonizzare i sistemi di incentivazione vigenti al fine di evitare sovrapposizioni e rischi di double-counting;
• promuovere gli investimenti nell’efficienza energetica, agevolando la realizzazione degli interventi (bancabilità dei titoli);
• ridurre la soglia minima di risparmio necessario per accedere ai certificati bianchi (20 tep/anno) per la rendicontazione degli interventi della Pubblica Amministrazione e la soglia di 35.000 TEP per l’accesso ai Grandi Progetti (interventi infrastrutturali).
• consentire alle Pubbliche Amministrazioni centrali di rendicontare in un unico progetto i risparmi derivanti da interventi effettuati su strutture periferiche di proprietà, ai fini del raggiungimento della soglia minima prevista dai certificati bianchi".
>> Per maggiori informazioni, consigliamo ai nostri lettori la lettura dei contenuti dello schema di decreto, rivisto secondo una struttura ragionata per argomenti dalla redazione di Nextville. Vedi voce corrispondente nei Riferimenti qui in basso.
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