Conto termico, l’incentivo che non è mai decollato: ecco i dati 2013 del GSE
A fronte di una disponibilità annua di oltre 900 milioni di euro, nel 2013 ne sono stati impiegati solo 3,89. A conti fatti, un tasso di utilizzo delle risorse disponibile pari a solo lo 0,43%.
Questi alcuni dei dati – poco confortanti — emersi lo scorso 6 maggio durante l’audizione informale del GSE sullo schema di Dlgs di attuazione della direttiva sull'efficienza energetica, presso le Commissioni riunite Attività produttive della Camera e Industria del Senato.
Ricordiamo che il Conto termico (Dm 28 dicembre 2012) incentiva piccoli interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, con un impegno di spesa cumulata annua pari a 900 milioni (700 milioni per i privati e 200 milioni per le Amministrazioni pubbliche).
I dati 2013 elaborati dal GSE parlano di numero di richieste presentate pari a 3.194. Il valore economico degli incentivi complessivamente utilizzati è così suddiviso (in ordine decrescente a partire dagli interventi più richiesti):
• impianti solari termici: 45,3%
• apparecchi/generatori a biomassa: 28,2%
• isolamento termico superfici opache: 9,3%
• generatori di calore a condensazione: 7,2%
• impianti di riscaldamento a pompa di calore: 4,5%
• sostituzione chiusure trasparenti: 3,5%
• diagnosi e Attestati di certificazione/prestazione energetica: 1,3%
• scaldacqua a pompa di calore: 0,7%
• schermature esterne: 0,3%
Secondo il Gestore dei Servizi Energetici, la scarsa attrattività del meccanismo è dovuta alla compresenza delle detrazioni fiscali del 65% e del 50% (prorogate fino a tutto il 2015) per i medesimi interventi, ma anche alla bassa partecipazione delle Amministrazioni pubbliche.
Però, secondo l’AIEL (Associazione italiana energie agroforestali) vi sono altre due ragioni che concorrono a spiegare l’insuccesso del Conto termico: la totale assenza di una campagna informativa su questo incentivo, ad oggi del tutto sconosciuto presso il grande pubblico, e la complessità di accesso tramite il portale dedicato “Portaltermico”, che scoraggia le richieste per impianti e apparecchi di piccola taglia.
In aggiunta a queste considerazioni, noi di Nextville ci limitiamo a ricordare che – oltre ai numerosi ritardi attuativi nella fase di avvio – si attendono da oltre un anno dal GSE diverse implementazioni del meccanismo, che avrebbero senza dubbio aiutato ad aumentare il numero delle richieste:
• pubblicazione sul Portale GSE (entro il 3 maggio 2013) di un elenco volontario di ESCo interessate alla realizzazione e al finanziamento degli interventi incentivabili, a favore dei soggetti sia privati che pubblici;
• entro il 3 gennaio 2014, predisposizione — anche in collaborazione con il CTI e le Regioni — di linee guida per l’installazione di contatori termici per la contabilizzazione e la trasmissione telematica dei dati relativi all’energia termica prodotta;
• predisposizione e aggiornamento sul portale GSE di un contatore riportante l’impegno di spesa annua cumulata raggiunta per l’erogazione degli incentivi;
• predisposizione — con supporto specialistico di ENEA – di una relazione annuale sul funzionamento del sistema incentivante.
Per tutti gli approfondimenti sul meccanismo del Conto termico, consigliamo di consultare la sezione di Nextville dedicata a questo incentivo.
Pagine correlate
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sul sito del Senato
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Gli incentivi per l'efficienza energetica e le rinnovabili termiche: il Dm 28 dicembre 2012
in Nextville (Incentivi e Bandi)
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