Recepimento Direttiva efficienza, i commenti dell'Enea
Risolvere le criticità del sistema dei Certificati Bianchi, ampliare la platea dei soggetti obbligati all'audit e ridurre il rischio di sovrapposizione delle competenze.
Queste le principali riflessioni sottoposte all'attenzione delle Commissioni di Camera e Senato in audizione congiunta da Giovanni Lelli, Commissiario dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA). Vediamole nel dettaglio.
Certificati Bianchi
Per eliminare qualsiasi tipo di barriera per l'accesso al meccanismo, a parere dell'Enea, è indispensabile eliminare una criticità: quella "legata ad una gestione dello strumento che vede il sovrapporsi di competenze di natura tecnica e gestionale, a discapito del pieno successo del programma e delle esigenze di quanti intendano avvalersene".
Il Commissario Lelli auspica "che nel provvedimento siano ben definiti e circoscritti i rispettivi ruoli e compiti di GSE ed ENEA nell’ambito del sistema dei certificati bianchi, confermando per ENEA il significativo ruolo tecnico di valutazione dei progetti e di diffusione del meccanismo, lasciando al regolatore la possibilità di controlli a campione – per la verifica della regolare esecuzione degli incarichi – evitando, pur tuttavia, sovrapposizioni nell’esecuzione delle istruttorie o nella ridiscussione degli esiti proposti da ENEA".
Niente esenzione dall'obbligo di audit per le imprese EN ISO 14001
Dall'articolo 8, comma 1 dello schema di decreto, che obbliga le grandi imprese e le imprese energivore all'esecuzione di diagnosi energetiche, l'Enea chiede lo stralcio della seguente frase: "Tale obbligo non si applica alle grandi imprese che hanno adottato sistemi di gestione conformi alle norme ISO 50001 o EN ISO 14001".
A parere dell'Agenzia "le norme ISO 14001 ... non trattano esplicitamente dell’efficienza energetica all’interno di un’organizzazione se non in termini molto generali ... Si propone dunque la loro cancellazione. Si propone di conseguenza l’elisione al riferimento delle norme ISO 14001 anche dal comma 9 ("Entro il 31 dicembre 2014 il Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare, pubblica un bando per la selezione e il cofinanziamento di programmi presentati dalle Regioni finalizzati a sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche nelle PMI o l’adozione nelle PMI di sistemi di gestione conformi alle norme ISO 50001 o EN ISO 14001")".
Ridurre il rischio di sovrapposizione delle competenze
Un richiamo alla questione lo ritroviamo nelle conclusioni dell'audizione, dove si legge: "il ruolo dell’efficienza energetica si è sempre più affermato e sempre più si consoliderà nel futuro come strumento di policy globale. Un gran numero di attori è ormai presente stabilmente sul mercato, dai fornitori di beni (impianti e apparecchiature efficienti) ai fornitori di servizi (installatori, auditor, progettisti, ESCO, energy managers, ecc.), e ciò testimonia la maturità ormai raggiunta dal mercato, cui il decreto potrà fornire ulteriore impulso sia dal lato dell’offerta che stimolando la domanda. Questo stato di concorrenzialità trova tuttavia un problematico riflesso a livello istituzionale, laddove si dovrebbe ridurre il rischio di sovrapposizioni di competenze a favore di mandati chiari e univoci".
>> Per maggiori informazioni, consigliamo ai nostri lettori la lettura dei contenuti dello schema di decreto, rivisto secondo una struttura ragionata per argomenti dalla redazione di Nextville. Vedi voce corrispondente nei Riferimenti qui in basso.
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