Dlgs efficienza, il via libera delle Regioni
Dopo i recenti contrasti con il Governo, finalmente Regioni e Comuni hanno espresso parere favorevole allo schema di Dlgs che recepisce la Direttiva 2012/27/Ue sull'efficienza energetica. Si attende ora il parere delle Commissioni parlamentari.
Il tavolo di confronto richiesto la settimana scorsa ha avuto i suoi frutti: il Ministero dello Sviluppo economico ha ritenuto accoglibili alcune delle proposte emendative allo schema di decreto formulate dagli Enti locali, che ieri hanno potuto così esprimere il loro parere favorevole in Conferenza unificata.
Il sì delle Regioni e dei Comuni è condizionato all'effettivo accoglimento delle proposte ritenute accoglibili dal Ministero, e cioé:
• il coinvolgimento delle Regioni nel contribuire al conseguimento degli obiettivi di efficienza energetica fissati dalla Direttiva 27/2012 in coordinamento con gli Enti locali, nel rispetto dell’autonomia regionale nell’uso dei fondi strutturali della nuova programmazione, già normati dall’Accordo di Partenariato approvato il 30 Aprile 2014 (soppressione comma 16, articolo 5 e comma 5, articolo 15);
• la ridefinizione del Fondo efficienza energetica, attraverso l'introduzione della riserva per le reti di teleriscaldamento e teleraffreddamento e di altri criteri da definirsi nell'ambito di successivo provvedimento su cui si richiede che venga acquisita l'intesa della Conferenza unificata;
• la messa a disposizione, ai diversi livelli amministrativi, dei dati e delle informazioni raccolte dal livello centrale, in coerenza con le disposizioni in vigore in materia di accesso ai dati pubblici e nel rispetto dei principi di efficienza nell’uso dei fondi pubblici;
• il chiarimento normativo in ordine all’applicazione della discipline dei servizi di interesse economico generale — SIEG al teleriscaldamento e al teleraffreddamento;
• lo stralcio dell’articolo relativo all’equiparazione dell'audit/diagnosi energetica con l'attestato di prestazione energetica (APE), rimandando la disciplina dell’argomento al decreto sulla nuove linee guida per la certificazione energetica degli edifici (soppressione comma 5, articolo 12).
Le modifiche non accolte
Le Regioni e l'Anci ribadiscono, tuttavia, la necessità di considerare, anche in un provvedimento di prossima adozione, le proposte non accolte, e cioè:
• la semplificazione delle procedure autorizzative volta ad agevolare l'upgrading a biometano di impianti a biogas preesistenti;
• la necessità di abrogare l’allegato III del Dlgs 28/2011 sull'obbligo delle rinnovabili negli edifici perchè risulta di impossibile applicazione. La richiesta delle Regioni è di "delegare la definizione delle regole tecniche su tali obblighi negli attuativi del Dlgs 192/05, in corso di elaborazione e approvazione".
L'ultimo passo verso l'entrata in vigore del decreto spetta alle Commissioni parlamentari che devono ancora esprimere il loro parere.
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