Piano d'azione per l'efficienza energetica, al via la consultazione pubblica
Pochissimi i giorni di tempo messi a disposizione degli operatori per inviare i propri commenti al Piano Nazionale per l’Efficienza Energetica 2014 predisposta dall'ENEA: la consultazione si è aperta il 5 giugno e si chiuderà il prossimo 15 giugno.
Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato on line la proposta di Piano Nazionale per l’Efficienza Energetica 2014. Il documento riporta "gli obiettivi di efficienza energetica fissati dall’Italia al 2020 e le misure di policy previste per il raggiungimento del target, coerentemente con le disposizioni dello schema di decreto di recepimento della direttiva 2012/27/Ue, attualmente all’esame delle competenti Commissioni Parlamentari".
Gli operatori interessati possono inviare all’ENEA i propri commenti al Piano, all’indirizzo di posta elettronica Paee2014@enea.it
La consultazione pubblica si chiuderà il 15 giugno 2014.
Obiettivi nazionali di efficienza energetica al 2020
In linea con quanto predisposto dallo schema di decreto legislativo (per maggiori informazioni vedi i Riferimenti in basso), il programma di promozione dell’efficienza energetica al 2020 si propone di:
• risparmiare 15,5 Mtep di energia finale annui (20 Mtep di energia primaria), raggiungendo al 2020 un livello di consumi circa il 24% inferiore rispetto allo scenario di riferimento europeo, basato su un’evoluzione "inerziale" del sistema (Modello Primes 2008);
• evitare l’emissione di circa 55 milioni di tonnellate di CO2 l’anno;
• risparmiare circa 8 miliardi di euro l’anno di importazioni di combustibili fossili.
I risparmi attesi al 2020 in energia finale e primaria sono stati suddivisi per settore e misure di intervento come riportato nella tabella che segue:

Rimandiano al testo del PAEE, consultabile nei Riferimenti in basso, per conoscere le informazioni di dettaglio sull'apporto, in termini di risparmio, delle singole misure adottate per incentivare l'efficienza energetica. In particolare:
• il meccanismo dei Certificati Bianchi;
• le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio;
• il Conto termico.
In termini più generali, l'Enea ha stimato che, "a fronte di un obiettivo minimo di risparmio di 25,58 Mtep di energia finale, i meccanismi proposti conducono ad un risparmio cumulato di 25,83 Mtep, di cui circa il 62% ottenuto con il regime d’obbligo dei certificati bianchi. Per mezzo dei risultati annuali forniti dai collaudati strumenti di monitoraggio previsti nei tre strumenti, sarà possibile agire tempestivamente qualora si rilevasse una progressione dei risparmi insufficiente al raggiungimento degli obiettivi".
È da precisare che in questa "valutazione dei risparmi non sono stati considerati gli effetti derivanti dall’applicazione delle normative previste dalle direttive comunitarie (EPBD e Ecodesign) e dalle misure che saranno introdotte a seguito del recepimento della stessa direttiva 2012/27/UE. Inoltre, non e stato conteggiato il contributo delle misure di policy per l’efficienza energetica promosse a livello territoriale finanziate anche attraverso i fondi strutturali".
Efficienza energetica nell’edilizia
Considerato un elemento chiave per il raggiungimento degli obiettivi indicati dal Paese al 2020, il PAEE, in linea con la Strategia energetica nazionale, per promuovere l'efficienza energetica negli edifici prevede:
• il rafforzamento degli standard energetici minimi per la realizzazione di nuovi edifici e per la ristrutturazione di quelli esistenti, che porti progressivamente all’incremento degli edifici a energia quasi zero, in linea con quanto previsto dalla direttiva 2010/31/UE (EPBD recast);
• il consolidamento delle detrazioni fiscali, prevalentemente dedicate al settore delle ristrutturazioni civili, che andranno aggiornate per renderle più efficaci ed efficienti in termini di costo/beneficio;
• il rafforzamento delle misure di incentivazione degli interventi sul patrimonio immobiliare della Pubblica Amministrazione, alla quale si attribuisce un ruolo esemplare e di guida per tutto il settore dell’efficienza energetica in edilizia;
• il rafforzamento degli obiettivi del meccanismo dei Certificati Bianchi, prevalentemente dedicato al settore industriale, ma che avrà un ruolo fondamentale nello spostamento dell’attenzione dei player economici verso il tema dell’efficienza energetica.
Inoltre, per fissare la strategia di riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare nazionale a lungo termine richiesta dalla Direttiva, "è stata effettuata una valutazione della consistenza del parco edilizio al fine di valutarne gli interventi necessari alla riqualificazione energetica... Sulla base dei dati ufficiali dell’ultimo censimento ISTAT del 2010 e di quelli degli ultimi rilevamenti di altri Organismi (ENEA, ANCE, CRESME ecc) è possibile analizzare la situazione dei fabbricati esistenti sul territorio nazionale, a partire da quelli presenti nelle città e limitrofi ai centri urbani.
Sul territorio nazionale esistono circa 13,6 milioni di fabbricati di cui più dell’87% destinati al residenziale. Il numero di abitazioni è maggiore di 32 milioni, di cui circa l’80% è occupato da residenti. Circa 13 milioni di abitazioni si concentrano in sole cinque regioni: Sicilia, Lombardia, Veneto, Puglia e Piemonte. La Sicilia e la Lombardia, da sole, raggiungono il 24,52% del totale delle abitazioni. Gli edifici destinati all’uso abitativo sono circa 11 milioni, e la rimanente parte è impiegata nel settore non residenziale (alberghi, uffici, commercio ecc.)".
Con l'adozione di adeguate misure è stimato che:
• il settore residenziare possa produrre un risparmio energetico totale di 3,71 MTep annui al 2020, con un investimento stimato di 13,6 miliardi di euro l’anno per interventi globali e 10,5 miliardi per interventi parziali;
• il settore non residenziale (uffici, scuole, alberghi, banche e centri commerciali) possa produrre un un risparmio energetico totale di 1,49 MTep annui al 2020, con un investimento stimato di 17,5 miliardi di euro l’anno.
Nonostante l'evidenza per cui le azioni di efficienza energetica hanno spesso ritorni economici positivi, numerose sono le barriere che ostacolano la spontanea realizzazione di investimenti per l'adozione di tecnologie per l’efficientamento. Per superarle, il PAEE si propone di rinforzare "gli strumenti esistenti o introdurre nuovi strumenti, con l’ottica di ripartire gli obiettivi tra i diversi strumenti sulla base sia del potenziale di efficientamento di ciascun settore di consumo a cui ciascuno strumento si rivolge, sia del rapporto di costo-beneficio specifico dello strumento stesso".
Efficienza energetica negli edifici degli enti pubblici
Il PAEE descrive anche gli orientamenti italiani in merito al recepimento dell'obbligo di riqualificare il 3% degli edifici della Pubblica amministrazione centrale. In particolare il testo riporta:
• la metodologia utilizzata per determinare la popolazione degli immobili interessati e la loro quantificazione;
• la metodologia utilizzata per determinare la loro prestazione energetica;
• la stima dell’obiettivo di risparmio energetico da ottenere in base a quanto previsto dall’articolo 5 della direttiva;
• gli strumenti messi in campo per conseguire tale obiettivo di risparmio.
Per i necessari approfondimenti, rimandiamo al documento consultabile nei Riferimenti in basso.
Pagine correlate
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Piano Nazionale per l’Efficienza Energetica 2014
dal sito del MiSE
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Direttiva Parlamento e Consiglio Ue 2012/27/Ue - Direttiva sull'efficienza energetica
in Nextville (Osservatorio di normativa energetica)
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Schema di Dlgs di attuazione della direttiva 2012/27/Ue sull'efficienza energetica
in Nextville (Osservatorio di normativa energetica)
-
Uno schema ragionato sui contenuti del decreto di recepimento
in Nextville (Incentivi e bandi)