Dlgs efficienza, il via libera del Parlamento

Dopo il parere favorevole delle Regioni, il 18 giugno scorso è arrivato anche il via libera delle Commissioni Industria del Senato e Attività produttive della Camera.

Cosa chiede il Senato

Il parere favorevole del Senato è condizionato dall'accoglimento di un certo numero di richieste, tra cui:

• stabilizzazione delle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, "avendo cura di continuare a garantire, in ogni caso, una effettiva convenienza di tali agevolazioni rispetto a quelle riconosciute per gli ordinari interventi di ristrutturazione edilizia";

• ampliamento della "platea degli interventi di riqualificazione energetica da realizzare ogni anno sugli immobili della Pubblica amministrazione centrale, ricomprendendo, nel limite del 3 per cento, compatibilmente con le risorse di bilancio, anche gli immobili di proprietà delle Regioni e degli altri Enti territoriali";

• riformulazione dell'articolo 10 che prevede una regolazione del teleriscaldamento da parte dell'Autorità. Il Senato chiede che l'ente regolatore stabilisca solo gli standard di continuità, la pubblicità dei prezzi e le tariffe di fornitura solo in caso di obbligo di allaccio alle rete di teleriscaldamento da parte del Comune, mentre non potrà definire le condizioni per l'accesso di terzi alla rete stessa;

• istituzione, all’interno del Fondo nazionale efficienza energetica, di "una sezione dedicata al sostegno delle reti di teleriscaldamento realizzate successivamente alla data di entrata in vigore" del decreto e salvaguardia degli "investimenti per la realizzazione di reti di teleriscaldamento, comunque realizzati tra la data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 28 del 2011 e la data di entrata in vigore del decreto legislativo in esame".

>> Per approfondimenti sui contenuti del decreto di recempimento, vedi lo schema ragionato nei Riferimenti in basso.

Le condizioni della Camera

Molto più articolate le condizioni poste dalla X Commissione Attività produttive della Camera. Da segnalare le richieste di:

• fornire "ulteriori dettagli" sulla riforma del mercato elettrico prevista dall'articolo 11, con "specifici atti di indirizzo" ministeriali e fornire clausole di salvaguardia per il superamento della progressività delle tariffe elettriche;

• individuare "ulteriori risorse finanziarie a copertura degli investimenti da effettuare per la messa in efficienza dal punto di visita energetico del patrimonio edilizio della Pubblica Amministrazione centrale anche avvalendosi delle risorse dei bilanci dei Ministeri interessati";

• adottare "misure necessarie a garantire l'applicazione omogenea su tutto il territorio nazionale di un quadro di regole semplici per la certificazione energetica degli edifici, da quelle concernenti la valutazione delle prestazioni degli impianti e degli involucri, alla fissazione dei requisiti per la competenza professionale e l'indipendenza dei certificatori, al sistema dei controlli e delle sanzioni";

• rivedere in molti punti l'articolo 9 sulla misurazione e fatturazione dei consumi;

• chiarire le "effettive modalità di sostegno pubblico alla cogenerazione";

• prevedere che "nei contratti di prestazione energetica ... stipulati con la pubblica amministrazione deve essere applicata l'IVA agevolata indipendentemente dai combustibili utilizzati e che la nozione di contratto di servizio energia deve essere interpretata nel senso di fornitura di servizi e non di fornitura di combustibile al cliente".

>> Per maggiori informazioni è possibile consultare i due pareri approvati nei Riferimenti in basso.

L'iter prosegue

Lo schema di decreto torna ora al Consiglio dei Ministri, che valuterà come e se accogliere le condizioni poste dal Parlamento, prima del varo definitivo.