Milano, 2 luglio 2014 - 00:00

Dlgs efficienza, il via libera definitivo del Consiglio dei Ministri

Riunitosi lunedì 30 giugno, il CDM ha approvato in via definitiva il decreto legislativo che recepisce la direttiva 2012/27/Ue sull'efficienza energetica. Ora manca solo la firma del Presidente Napolitano, prima della pubblicazione in GU.

Rispetto al testo originario dello schema di decreto inviato al Senato il 4 aprile 2014, sembra che le novità principali riguardino:

• il teleriscaldamento: come chiesto dal Senato, saranno salvaguardati gli investimenti per la realizzazione di reti di teleriscaldamento, comunque realizzati tra la data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 28 del 2011 e la data di entrata in vigore del Dlgs efficienza: "una specifica sezione del Fondo efficienza sarà dedicata a sostenere gli investimenti in reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento".

Inoltre, sarà previsto un indirizzo del Ministero dello Sviluppo economico per gli interventi di regolazione dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas in materia di teleriscaldamento.

• la riforma del mercato elettrico: come chiesto dalla Camera, sarà previsto un atto di indirizzo del Ministero dello Sviluppo economico per gli interventi di regolazione dell'Autorità; allo scopo di "rafforzare, anche nella regolazione dei servizi energetici e delle attività di trasmissione e distribuzione dell’energia, la spinta verso l’efficienza energetica e verso l’eliminazione di eventuali ostacoli all’incremento dell’efficienza delle reti, al sostegno della diffusione efficiente delle fonti rinnovabili, alla generazione distribuita e alla cogenerazione ad alto rendimento,  promuovendo in maniera più incisiva la partecipazione della domanda ai mercati dell’energia".

Rimane, invece, il riferimento al superamento della progressività delle tariffe rispetto ai consumi contenuto nell'articolo 11: "è demandato all’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico l’incarico di superare la struttura progressiva delle tariffe rispetto ai consumi, tenendo conto dell’esigenza di tutelare i consumatori  economicamente svantaggiati".  

• la certificazione energetica degli edifici: come richiesto dalle Regioni, è stata cancellata la norma che equiparava l'Attestato di prestazione energetica (Ape) alla diagnosi energetica.

Gli stanziamenti

Come già annunciato il 4 aprile scorso, con questo decreto sono oltre 800 i milioni che il Governo stanzia "a favore di interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica per conseguire una maggiore efficienza nel settore pubblico, nella produzione industriale e nei consumi domestici".

Il comunicato stampa del Ministero precisa anche che:

• verranno stanziati 355 milioni nel periodo 2014-2020 per finanziare il programma di interventi di riqualificazione energetica negli edifici della Pubblica Amministrazione. Ricordiamo che la Direttiva impone che venga riqualificato il 3% all'anno del patrimonio edilizio appartente alla Pubblica Amministrazione centrale;

105 sono i milioni di euro messi a disposizione per "favorire il ricorso alle diagnosi energetiche e per focalizzare l’attenzione sui vantaggi competitivi dell’efficienza";

• fino a un milione di euro all'anno sarà, invece, messo a disposizione dell'Enea "per la diffusione delle informazioni e per la formazione di imprese, pubbliche amministrazioni, cittadini e studenti".

Appena il decreto uscirà in Gazzetta ufficiale, la redazione di Nextville provvederà ad aggiornare la sezione dedicata al provvedimento con le novità intervenute rispetto allo schema originario.