Dl spalma incentivi, le misure per l'efficientamento degli edifici scolastici
L'articolo 9 del Dl 91/2014 mette a disposizione 350 milioni di euro per finanziare, a tasso agevolato, la realizzazione di interventi di efficienza energetica su edifici scolastici e universitari.
Le risorse sono quelle residuali dell'ex Fondo rotativo per Kyoto. Evidentemente non ancora utilizzate, vengono ora destinate a finanziare interventi di efficienza energetica su edifici scolastici e universitari.
Possono accedere ai finanziamenti a tasso agevolato:
• "soggetti pubblici competenti ai sensi della normativa vigente in materia di immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica e all'istruzione universitaria, nonché di edifici dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam)",
• "fondi immobiliari chiusi costituiti ai sensi dell'articolo 33 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111".
Per accedere al finanziamento, gli interventi "devono conseguire un miglioramento del parametro di efficienza energetica dell'edificio di almeno due classi in un periodo massimo di tre anni". L'effettiva riduzione del consumo energetico dell'edificio oggetto dell'intervento deve essere certificata da un ente terzo.
La durata e gli importi variano a seconda della tipologia di interventi effettuati.
Le modalità di erogazione dei finanziamenti dovranno essere stabilite da un futuro decreto ministeriale.
>> Per ulteriori dettagli, invitiamo i nostri lettori a leggere la pagina dedicata al tema e contenuta nella sezione dedicata a tutte le novità del Dl 91/2014.
Pagine correlate
-
in Nextville (Osservatorio di normativa energetica)
-
Speciale Dl spalma incentivi - Uno schema ragionato sui contenuti del decreto
in Nextville (Incentivi e bandi)