Milano, 8 luglio 2014 - 00:00

Obbligo libretto di impianto e rapporto di efficienza, le Regioni corrono ai ripari

La CNA insiste nel sostenere che il Dm 20 giugno 2014 introduce un termine tassativo. Le Regioni, dal canto loro, hanno cominciato a emanare atti in linea con l'interpretazione data dal Ministero dello sviluppo secondo cui trattasi di proroga.

"Adesso è ufficiale: niente proroga, ma un termine tassativo (il 15 ottobre) entro il quale gli impianti dovranno essere dotati di libretto", si legge nel comunicato stampa di ieri della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa.

Ricordiamo che il Dm Sviluppo economico 20 giugno 2014, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 4 luglio 2014, ha sostituito le parole "A partire dal 1° giugno 2014" — contenute ne comma 1 dell’articolo 1 e nel comma 1 dell’articolo 2 del Dm 10 febbraio 2014 — con le parole "Entro e non oltre il 15 ottobre 2014".

Secondo la CNA, i due commi del Dm 10 febbraio 2014 — come modificati dal Dm 20 giugno 2014  — vanno interpretati come segue:

• Art.1, comma 1 — "Entro e non oltre il 15 ottobre 2014 gli impianti termici sono muniti di un "libretto di impianto per la climatizzazione" (di seguito: il Libretto) conforme al modello riportato all’allegato I del presente decreto".

• Art. 2, comma 1 – "Entro e non oltre il 15 ottobre 2014 in occasione degli interventi di controllo ed eventuale manutenzione di cui all’art. 7 del decreto del Presidente della Repubblica 74/2013, su impianti termici di climatizzazione invernale di potenza utile nominale maggiore di 10 kW e di climatizzazione estiva di potenza utile nominale maggiore di 12 kW, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, il rapporto di controllo di efficienza energetica di cui all’art. 8, comma 5, (di seguito: il Rapporto) si conforma ai modelli riportati agli allegati II, III, IV e V del presente decreto".

Questo significa che "la proroga non c’è, malgrado le intenzioni e la buona volontà di chi l’aveva annunciata".

"Il decreto 20 giugno 2014  — continua il comunicato stampa del CNA — è talmente chiaro nelle sue finalità e nelle sue conseguenze che le Regioni hanno già iniziato a correre ai ripari".

La Regione Abruzzo e la Regione Lombardia — facendo propri i contenuti del comunicato stampa ministeriale in cui si precisava che l'intenzione del Governo era quella di introdurre una proroga e non un termine tassativo — si sono già mosse per dare indicazioni in merito.

La Regione Abruzzo "ha inviato una mail a tutte le autorità competenti della Regione invitandole ad uniformarsi all’interpretazione secondo la quale quella del 15 ottobre 2014 è la data a partire dalla quale si deve provvedere alla sostituzione o alla compilazione del nuovo libretto".

La Regione Lombardia, con il decreto dirigenziale n. 6518, firmato il 7 luglio 2014 e non ancora pubblicato nel Bollettino regionale, ha indicato "nel 15 ottobre 2014 la data a partire dalla quale si deve:

a) provvedere alla sostituzione o alla compilazione del nuovo libretto di impianto e dei relativi rapporti di controllo di cui all'Allegato 2 e all'Allegato 3 del decreto dirigenziale n. 5027 dell'11.6.2014;

b) iniziare il processo di targatura di tutti gli impianti termici del territorio regionale;

c) assoggettare alla manutenzione gli impianti termici alimentati a biomassa, gli impianti per la climatizzazione estiva o invernale costituiti da collettori solari o pompe di calore con potenza superiore a 12 kW e gli scambiatori di calore allacciati a reti di teleriscaldamento, secondo la tempistica e le modalita indicate nella DGR 1118/2014 e nel decreto 5027/2014". Per maggiori informazioni, vedi Riferimenti.

"Sarà opportuno – ha dichiarato Guido Pesaro, Responsabile Nazionale CNA Installazione Impianti – che tutte le Regioni e le provincie autonome, per tutelare l’attività delle imprese installatrici, assumano provvedimenti che vadano nella direzione di considerare il 15 ottobre come la data a partire dalla quale gli impianti dovranno essere dotati di libretto in modo da ovviare alle assurdita' contenute nel decreto ministeriale. Sarebbe inoltre importante che anche il Comitato Termotecnico Italiano (CTI) facesse sua e sostenesse questa interpretazione e la sostenesse con delle comunicazioni ufficiali in modo da dare un quadro regolatorio più certo agli operatori del settore".