Milano, 14 luglio 2014 - 00:00

Dl spalma incentivi, presentati gli emendamenti

Sono poco più di 1.700 gli emendamenti presentati nelle Commissioni Industria del Senato e Ambiente alla Camera. Vediamo i più significativi in materia di rinnovabili ed efficienza.

Nel tempo intercorso tra la presentazione in Conferenza stampa da parte del Governo e la sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale, il Decreto legge 91/2014 ha fatto in tempo ad assumere diversi appellativi: "decreto taglia bollette", "decreto ambiente protetto", "decreto spalma incentivi", "decreto competitività", ecc.

Ciò è dovuto alla eterogenità dei temi che il Consiglio dei Ministri è riuscito a fondervi dentro: rilancio del settore agricolo, disposizioni per la tutela ambientale, semplificazioni di procedimenti, efficienza nell'edilizia scolastica, disposizioni per ridurre le bollette alle Piccole e medie imprese, ecc.

Molti i temi e molti, dunque, le proposte di modifica: quasi 1.700. In basso nei Riferimenti abbiamo stralciato quelli riguardanti i due articoli più discussi:

• l'articolo 24 che interviene a disciplinare le modalità di imposizione degli oneri di rete intervenendo su autoconsumo, Reti interne di utenza (Riu), Sistemi efficienti di utenza (Seu) e Sistemi esistenti equivalenti ai sistemi efficienti di utenza (Seeseu).

• l'articolo 26 che rimodula le tariffe incentivanti dei cinque Conti energia, che in questi anni hanno supportato la diffusione del fotovoltaico nel nostro Paese.

>> Per maggiori dettagli vedi lo speciale dedicato al decreto nei Riferimenti in basso.

Articolo 24

Molti sono gli emendamenti che chiedono, semplicemente, la soppressione dell'articolo. Molte anche le richieste di modifica che entrano nel merito e chiedono:

• di ridisciplinare l'impozione degli oneri di rete a partire dal 2016 e non dal 2015 e di incrementare del 10% le componenti fisse degli oneri generali di sistema (emendamento 24.13),

• oppure di far rientrare nell'imposizione degli oneri generali di sistema sull'energia consumata in misura pari al 5% anche per i Sistemi di autoproduzione (SAP), insieme alle Riu, ai Seu e ai Seeseu (emendamento 26.14) e di prevedere che l'aggiornamento post 2016 venga applicato solo agli impianti non ancora in esercizio (emendamento 24.15),

• o di escludere gli impianti alimentati a fonte rinnovabili inferiori a 200 kW dai maggiori oneri previsti per l'autoconsumo (emendamento 24.19), ecc.

Articolo 26

Anche nel caso dell'articolo 26, molti sono gli emendamenti che ne chiedono la soppressione. Molte anche le richieste di modifiche che chiedono:

• di sostituire la rimodulazione degli incentivi per il fotovoltaico con l'emissione di obbligazioni da parte del Gse (emendamento 26.12),

• oppure di erogare le tariffe incentivanti con rate mensili costanti, in misura pari al 98% della producibilità media annua stimata di ciascun impianto per il 2014 e decurtazioni maggiori a partire dal 2015 (emendamento 26.16),

• o di "spalmare" la tariffa incentivante su un periodo di 22 anni invece che 24 anni (emendamento 26.18),

• o la risoluzione anticipata delle convenzioni afferenti alle tariffe incentivanti dell’elettricità prodotta da impianti fotovoltaici (emendamento 26.19), ecc.

>> Per le consultare le altre proposte di modifica, invitiamo i lettori a leggere l'estratto della "Bozza fascicolo emendamenti" disponibile nei Riferimenti in basso.

Visto il numero elevato degli emendamenti e i tempi stretti di approvazione (la discussione al Senato dovrà cominciare entro il 21 luglio, per avere il via libera del Senato stesso entro il 25), è probabile che le Commissioni approvino un maxi emendamento che recepisca le proposte approvate dalle Commissioni e su cui il Governo porrà la questione di fiducia.

Ricordiamo che il decreto deve essere convertito in legge entro il 24 agosto.