Informativa antimafia anche per i Certificati Bianchi

Questo quanto specificato dal Gestore dei servizi energetici nel comunicato stampa di ieri 15 luglio 2014.

Ricordiamo che, secondo quanto disposto dal Decreto legislativo 159/2011 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione — articolo 99, comma 2-bis), il Gse ha l'obbligo di acquisire, tramite le Prefetture, la documentazione antimafia per tutti gli operatori che ricevono incentivi per un importo superiore a 150.000 euro, calcolato per l’intera durata del periodo incentivante.

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Questo obbligo è ora necessario anche "per gli Operatori che hanno richiesto l’accesso al meccanismo incentivante dei Certificati Bianchi, anche con riferimento a procedimenti amministrativi relativi a PPPM (Proposte di Progetto e Programma di Misura, ndr) o RVC (Richieste di Verifica e Certificazione dei risparmi, ndr) già avviati e in corso di svolgimento".

Per fare la richiesta alle Prefetture, il Gse ha bisogno che gli operatori forniscano la seguente documentazione:

• dichiarazione sostitutiva del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, dalla quale risultino i dati dei soggetti da controllare a norma dell'articolo 85 del Dlgs 159/2011;

• dichiarazioni sostitutive redatte ai sensi del Dpr 445/2000, a cura dei soggetti obbligati ex articolo 85 del Dlgs 159/2011, riferite ai loro familiari conviventi di maggiore età;

• eventuale dichiarazione di esenzione dall’obbligo della presentazione della documentazione antimafia.

Gli operatori potranno inviare la documentazione richiesta attraverso il portale internet del Gse (anche noto con l'acronimo GWA — Gestione Web Access), da cui potranno scaricare i modelli delle dichiarazioni.

Ricordiamo che, per accedere al portale del Gse occorre registrarsi. Per maggiori informazioni, vedi i Riferimenti in basso.