Batterie riciclabili grazie a erba medica e resina di pino

Attualmente le batterie ioni litio sono impiegate in diversi modi grazie alla loro efficienza e versatilità, come ad esempio nei veicoli elettrici, in telefoni cellulari e smartphone, e per immagazzinare energia rinnovabile su larga scala (vedi Sistemi di accumulo nei Riferimenti). Esistono però una serie di problemi ambientali e di reperimento delle risorse che ne rendono l'utilizzo, sul medio e lungo termine, piuttosto incerto. Innanzitutto la quantità litio presente sul nostro pianeta è limitata e non è chiaro se in futuro sarà in grado di coprire la domanda crescente, inoltre è molto difficile riciclarlo dai materiali inorganici utilizzati per fabbricare le attuali batterie, e infine queste ultime contengono materiali piuttosto rari che sono difficili da rimpiazzare e richiedono una grande quantità di energia e di sostanze chimiche tossiche per essere riciclati.

Le batterie ideate dagli scienziati dell'università svedese sono costruite utilizzando biomateriali provenienti dall'erba medica e dalla resina di pino. Non è la prima volta che dei ricercatori ottengono delle batterie impiegando materiale organico, ma la novità, in questo caso, è rappresentata dalla facilità con cui queste batterie possono essere riciclate, oltre al fatto che hanno la stessa efficienza di quelle ioni litio.

I componenti di queste nuove batterie posso essere recuperati, infatti, utilizzando pochissima energia ed evitando l'impiego di sostanze chimiche dannose (stiamo parlando di etanolo e acqua). Secondo i ricercatori svedesi, le batterie, una volta riciclate, sono in grado di immagazzinare il 99% dell'energia inizialmente contenuta in esse, una percentuale che in futuro potrà anche essere migliorata. Tutto questo, sempre secondo i ricercatori, a costi decisamente competititvi.