Milano, 25 novembre 2014 - 00:00

Free e Aiel contro pericolo aumento Iva su pellet

Un emendamento alla Legge di Stabilità 2015 prevede di compensare la reintroduzione dell’Iva agevolata per gasolio e GPL in zone montane con un aumento dal 10 al 22% dell'Iva sul pellet.

In una nota congiunta di oggi, che riportiamo qui di seguito, il Coordinamento Free, fonti rinnovabili ed efficienza energetica e Aiel, Associazione energia dal legno, denunciano i gravissimi danni che potrebbero derivare nel caso in cui l’emendamento venisse approvato.

"L'art. 19 (Imprese) del DDL Legge di Stabilità 2015 prevede la soppressione delle agevolazioni sul gasolio e GPL utilizzati, come combustibili per riscaldamento, in particolari zone geografiche.

Un emendamento presentato alla commissione Finanze della Camera si propone di  annullare questa disposizione reintroducendo l'agevolazione in oggetto. Contemporaneamente a copertura della agevolazione, l'emendamento prevede l'aumento della aliquota IVA del pellet dalla attuale 10% al 22%.

Questa modifica al testo originario voluto dal Governo, se approvata, di fatto si tradurrebbe automaticamente in aumento indiscriminato del prezzo al consumo del pellet. In pratica il paradosso è che  per mantenere una agevolazione dei combustibili fossili come gasolio e GPL si penalizza un combustibile rinnovabile come il pellet. Oltre 2 milioni di famiglie in Italia usano il pellet per riscaldare le case spendendo  meno e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi a livello europeo in termini di energia termica rinnovabile. Il pellet è prodotto da legno vergine di origine forestale, e come tutti i prodotti legnosi è sottoposto alle regole della due diligence previste dall'Unione Europea che impongono la tracciabilità della materia prima fin dalle sue origini.

Chiediamo che questo tentativo di penalizzare il pellet in modo ingiustificato venga prontamente rivisto, diversamente il danno alle famiglie, alle imprese del settore e a questa preziosa componente della termica rinnovabile avrebbe effetti gravissimi."

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