Milano, 17 dicembre 2014 - 00:00

Seu, il deciso no dell'Autorità sulle misure previste dal Ddl Green economy

L'eliminazione della soglia dei 20 MW per la realizzazione dei Seu e la loro estensione non solo a un soggetto giuridico, ma anche a società riconducibili al medesimo gruppo societario sono misure assolutamente insostenibili.

Questa la posizione espressa dall'Autorità per l'energia nella Memoria per l’audizione presso la Commissione 13a del Senato della Repubblica, in merito all'esame del disegno di legge recante "Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali" (ex "Collegato ambientale").

L'articolo 8 del disegno di legge interviene a ridisciplinare la normativa sui Sistemi efficienti di utenza, prevedendo di:

• rimuovere la soglia della potenza nominale, attualmente definita dal decreto legislativo n. 115/08 e pari a 20 MW;

• sostituire la titolarità del medesimo soggetto giuridico, ossia la coincidenza tra produttore e cliente finale, con la titolarità di società riconducibili al medesimo gruppo societario.

Secondo quanto previsto dalla normativa vigente, i SEU sono caratterizzati da un unico soggetto che gestisce l'impianto di produzione, che può coincidere o meno con il cliente finale che consuma l'energia prodotta. Ciò fa sì che i SEU possano essere messi al servizio di un solo cliente finale. Da più parti è stato fatto notare che questa limitazione costituisce un evidente freno alla diffusione della generazione distribuita. Chi voglia installare, ad esempio, un impianto di cogenerazione all'interno di un condominio o di un centro commerciale non può avvalersi delle agevolazioni riservate ai SEU, perchè queste sono realtà costituite da più utenti. Attualmente, un sistema rete-impianto installato in realtà simili ricade all'interno della categoria "altra rete privata" ed è soggetto al pagamento degli oneri di rete su tutta l’energia consumata.

Per maggiori informazioni su Seu, Seeseu e altre reti private vedi voce nei Riferimenti in basso.

A parere dell'Autorità, queste misure sono assolutamente insostenibili perchè estendono "la platea dei soggetti che godono di esenzioni tariffarie. Tale estensione, a parità di gettito necessario per la copertura degli oneri generali di sistema, comporta un aggravio significativo di spesa per tutti gli altri clienti finali del settore elettrico". In altri termini, allargare la platea dei soggetti che beneficiano delle agevolazioni SEU, significa ridurre la platea di quelli che pagano gli oneri di rete, con maggiori aggravi per quest'ultimi.

Inoltre, sempre secondo l'Autorità, "l'attuale soglia posta pari a 20 MW appare già ampiamente sufficiente per comprendere i sistemi efficienti realizzati presso l'utenza diffusa e che, pertanto, non necessita di ulteriori aumenti né, tantomeno, della rimozione".

Il Regolatore invita, perciò, il Parlamento e il Governo a sopprimere l'articolo 8 del disegno di legge e a prendere in considerazione quanto suggerito nella Segnalazione 348/2014/I/eel, in cui "ha evidenziato l’opportunità che il Governo, nell’ambito delle proprie scelte di politica energetica, operi o dia indirizzi alla medesima Autorità ai fini di una completa e omogenea ridistribuzione della copertura degli oneri generali di sistema, prevedendo (ove necessario) un’applicazione selettiva al fine di tenere conto delle diverse tipologie di clienti finali e non dei diversi assetti societari o configurazioni di rete. Con ciò verrebbe superata l’esigenza stessa di definire e continuare a modificare la definizione dei sistemi (SEU o SEESEU) per i quali si applicano esoneri tariffari".