Energia ceduta al GSE, occorre emettere le fatture entro fine anno
Dal 1° gennaio 2015, il GSE sospenderà le funzioni contabili per aggiornare il sistema informatico secondo le norme di reverse charge previste dalla Legge di stabilità 2015. Gli operatori sono invitati a emettere le fatture entro il 31 dicembre 2014.
Il disegno di legge di stabilità 2015 — approvato il 22 dicembre 2014 — tra le nuove misure ha previsto che, a partire dal 1° gennaio 2015, le fatture emesse dai produttori nei confronti del GSE per la cessione di energia elettrica e dei certificati inerenti l’energia elettrica dovranno essere assoggettate al regime di inversione contabile, anche noto come reverse charge.
L'inversione contabile è un particolare meccanismo di applicazione dell'Iva che sposta gli obblighi fiscali relativi all'Iva in capo al cessionario (colui a favore del quale si fa cessione di un bene) anziché al cedente il bene. In altri termini, è il destinatario del bene che deve corrispondere l'Iva all'erario, anzichè il suo fornitore come accade attualmente. La cessione di energia è compresa nei settori cui sis applicherà il reverse charge.
Per effettuare i necessari adeguamenti informatici che consentano agli operatori la fatturazione secondo il nuovo regime fiscale, il GSE sarà costretto a sospendere le funzioni contabili inerenti la fatturazione dei singoli portali (Ritiro dedicato — RID, Tariffa Onnicomprensiva — TO, Scambio sul posto — SSP, Certificati verdi — CV, ecc.) dal 1° gennaio 2015.
Per tale ragione, il Gestore invita "gli operatori a procedere entro il 31 dicembre 2014 alla emissione delle fatture sui diversi portali secondo gli attuali regimi fiscali".
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