Milano, 16 febbraio 2015 - 00:00

Direttiva biocarburanti, Consiglio Ue ridimensiona obiettivi

Il Consiglio Ue approva il 9 dicembre 2014 un testo meno ambizioso sui biocarburanti di seconda generazione rispetto a quello approvato dal Parlamento Ue l'11 settembre 2013. La posizione del Consiglio è pubblicata sulla Guue del 12 febbraio 2015.

In generale le modifiche del Consiglio mediano tra obiettivi ambientali e salvaguardia degli investimenti in corso. Tra le modifiche di spicco c'è l'aumento dal 6% (come approvato dal Parlamento) al 7% del tetto ai carburanti di prima generazione (derivati da cereali e colture amidacee) nel computo della quota del 10% di energie rinnovabili nei trasporti come obiettivo al 2020. Per la Commissione che in origine aveva proposto il 5%, il massimale del 7% non è adeguato per ridurre l'uso di colture espressamente dedicate ai biocarburanti.

La proposta di direttiva — che modifica le direttive 98/70/Ce (qualità della benzina e del combustibile diesel) e 2009/28/Ce (cosiddetta "nuova direttiva rinnovabili") — spinge per l'utilizzo di biocarburanti di seconda generazione, tra cui quelli derivati da paglia, alghe e rifiuti che non comportano nuova domanda di suolo o il cambiamento indiretto della coltivazione dei terreni. Dopo l'intervento del Consiglio il testo dovrà tornare in Parlamento per la seconda lettura.