Milano, 5 marzo 2015 - 00:00

MiSE, in arrivo il decreto incentivi per le rinnovabili non fotovoltaiche

Lo ha dichiarato il Vice Ministro dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti rispondendo il 3 marzo 2015 all'interpellanza presentata da alcuni deputati.

L'interpellanza n. 2-00551 presentata dal deputato Rizzetto e altri, concerneva iniziative volte a una revisione della disciplina relativa all'accatastamento e alla determinazione della rendita catastale di un impianto fotovoltaico, al fine di promuovere lo sviluppo di impianti di energia da fonti rinnovabili.

Più in generale, l'interpellanza chiedeva anche quali fossero gli orientamenti generali e le intenzioni del Governo relative allo sviluppo delle fonti rinnovabili.

Le intenzioni del Governo

Su questo punto, il 3 marzo 2015 il Vice Ministro delle Sviluppo economico ha risposto, ricordando che l'Italia ha già raggiunto l'obiettivo imposto dall'Europa "di penetrazione delle rinnovabili nel settore elettrico con largo anticipo rispetto alla data prevista dallo scenario europeo, grazie proprio allo sviluppo degli impianti fotovoltaici". 

Fotovoltaico

Riguardo al fotovoltaico, il Vice Ministro ha aggiunto che, nonostante la fine del Conto energia, il settore continua a svilupparsi grazie:

• al forte calo del costo dei moduli;

• al mantenimento di altri incentivi come le detrazioni del 50% e il meccanismo dello Scambio sul Posto, recentemente esteso a impianti fino a 500 kW di potenza.

Smart grid

Per quel che riguarda l'immissione in rete dell'energia prodotta da impianti FER, De Vincenti ha annunciato che il Governo sta lavorando con Terna per orientare gli investimenti verso le smart grid, e cioè "le cosiddette reti intelligenti che consentano di gestire al meglio la non programmabilità delle fonti rinnovabili, in modo da poterle integrare pienamente all'interno del sistema e del mercato elettrico nazionale".

Rinnovabili elettriche non fotovoltaiche

Le rinnovabili elettriche diverse dal fotovoltaico godono ancora degli incentivi varati dal Dm 6 luglio 2012; ma, come già annunciato in una nostra news di qualche giorno fa, il Contatore del "costo indicativo cumulato annuo degli incentivi" segna quota 5,769 miliardi di euro, sfiorando così il valore limite dei 5,8 miliardi fissato dal decreto. In altre parole, gli incentivi sono agli sgoccioli, ma il Vice Ministro ha assicurato che il Governo sta per varare un nuovo decreto ministeriale, che definirà gli incentivi per il biennio 2015-2016.

Accatastamento e rendita catastale

Già molti sono stati gli appelli fatti dal Parlamento per rivedere l'obbligo di variazione della rendita catastale dell'immobile, nel caso in cui l'installazione di un impianto fotovoltaico ne incrementi il suo valore (vedi i Riferimenti in basso).

In particolare, nell'interpellanza dell'Onorevole Rizzetto si chiedeva "l'esenzione dalla rivalutazione della rendita catastale per i piccoli impianti fotovoltaici con potenza inferiore ai 20 kW picco e non solo per quelli fino a 3 kW picco".

Come già in altre sedi il Governo, per voce del Vice Ministro, ribadisce la contrarietà "ad escludere tout court dall'aggiornamento catastale tutti gli impianti di potenza inferiore a 20 kilowatt, a prescindere dal valore catastale dell'immobile sui quali sono installati, dal momento che ciò finirebbe per accordare il medesimo trattamento di favore anche ad interventi la cui realizzazione risponde a finalità più chiaramente commerciali".

Per contro "si può condividere l'esigenza posta nell'interpellanza, che l'amministrazione fiscale fornisca dei chiarimenti maggiori sui criteri da utilizzare per verificare il superamento o meno del predetto limite del 15%, rendendo quindi semplice il calcolo per chi voglia installare impianti di potenza maggiore della fascia esentata".