Milano, 17 marzo 2015 - 00:00

assoRinnovabili, le proposte di modifica al Dm 6 luglio 2012

In un documento inviato lo scorso 13 marzo al Viceministro De Vincenti, assoRinnovabili espone alcune proposte di modifica all'attuale meccanismo incentivante, in vista della nuova programmazione 2015-2020 sugli incentivi alle rinnovabili elettriche.

L'uscita di un decreto "tampone" sugli incentivi è oggi quanto mai urgente, visto che il contatore GSE ha praticamente raggiunto la soglia massima dei 5,8 miliardi, segnando così di fatto la fine dell’attuale sistema incentivante normato – a partire dal 2013 — dal Dm 6 luglio 2012.

Con il documento, che riassumiamo qui di seguito, assoRinnovabili intende porre all’attenzione del Governo alcune proposte correttive rispetto alle regole del Dm 6 luglio 2012.  Le proposte sono suddivise in tre principali aree di analisi:

• revisione contingenti tra tecnologie e feed-in;

• revisione modalità di accesso ai regimi d’incentivazione;

• revisione altri aspetti.

Revisione contingenti tra tecnologie e feed-in

Questo gruppo di proposte riguarda i contingenti incentivabili e le tariffe:

• Creazione di un contingente dedicato per le integrali ricostruzioni

• Introduzione di contingenti separati per biogas agricolo e industriale

• Accordi bilaterali con Paesi Ue che prevedono quote di contingenti incentivati all’estero

• Riequilibrio contingenti eolici

• Riequilibrio tariffa impianti idroelettrici tra 500 e 1.000 kW

Revisione modalità di accesso ai regimi d’incentivazione

Questo gruppo di proposte mira a risolvere le criticità evidenziate nei criteri di partecipazione ai meccanismi di aste e registri, nonché all'accesso diretto:

• Spostamento al primo posto dei criteri di priorità nel regime dei registri della data di richiesta d’iscrizione per i progetti dichiarati idonei, ma non ammessi in un registro precedente

• Introduzione dello scorrimento per i progetti dichiarati idonei, ma non ammessi

• Introduzione di registri dedicati per impianti tra 1 MW e la potenza di soglia a valere sulla potenza incentivabile non assegnata con procedure d’asta

• Riduzione da 1 anno a 6 mesi del periodo intercorrente tra un bando e il successivo

• Introduzione del deposito cauzionale dopo 6 mesi dall’assegnazione di contingente a registro

• Massimizzazione efficacia progetti aggiudicatari delle procedure d’asta

• Prevedere una soglia di potenza per l’accesso diretto agli impianti a bioliquidi sostenibili

• Estensione dei criteri d’accesso ai rifacimenti per gli impianti idroelettrici

Possibilità di prenotazione della potenza incentivata per impianti ad accesso diretto

Questo gruppo di proposte mira infine a chiarire le questioni ancora aperte sia per gli impianti esistenti che per quelli futuri, al di là delle prossime aste:

• Cancellazione dell’ancoraggio a Re 2012 dell’incentivo alle bioenergie post Certificati Verdi

• Cancellazione del meccanismo di favore per le Amministrazioni pubbliche, previsto dalla lettera h), comma 3 dell’art. 4 del DM 6 Luglio 2012

• Estensione delle premialità previste per la riduzione di emissioni di gas serra agli impianti esistenti

• Equiparazione dei Certificati Verdi rifacimenti geotermoelettrici a quanto previsto per rifacimenti idroelettrici

• Incentivazione impianti a biomasse di riconversione degli ex zuccherifici

• Equiparazione dei criteri di incentivazione dei potenziamenti idroelettrici a quanto previsto per altre fonti

• Valorizzazione capacità di storage

Per approfondire i contenuti delle proposte di assoRinnovabili, si vedano i link qui sotto nei Riferimenti.