Tecnologia, mercato e aspetti economici dell'energia mareomotrice
Il Rapporto 2014 del Joint Research Centre fa il punto su un settore che ha a disposizione diversi tipi di tecnologie per sfruttare la potenza contenuta nei nostri mari e trasformarla in energia elettrica a basso contenuto di carbonio.
Mari e Oceani hanno un considerevole potenziale per svolgere un ruolo significativo nella produzione di energia rinnovabile. Diverse sono infatti le tecnologie attualmente in fase di sviluppo e quelle già ampiamente utilizzate in Europa e nel mondo, per garantire un contributo a lungo termine di energia mareomotrice per il sistema energetico europeo.
Il documento 2014 JRC ocean energy status report, pubblicato dal Joint Research Centre — il centro di ricerca della Commissione europea — è nato dalla necessità di monitorare l'evoluzione di questo tipo di tecnologie. La distribuzione geografica e la ricchezza delle risorse disponibili in Europa, le maree e le onde possono, infatti, fornire un contributo molto significativo di energia rinnovabile.
Il settore ha visto segnali incoraggianti, tuttavia, la commercializzazione di tecnologie chiave e la loro maturità tecnica non ha visto i progressi attesi: gli obiettivi fissati nel 2009 dai Piani di azione per le energie rinnovabili dei vari Paesi dell'Unione europea avevano previsto una capacità installata di 2.250 MW entro il 2020.
Le proiezioni attuali prevedono, invece, 40 MW di capacità installata per l'energia da maree e 26 MW per l'energia da onde, entro il 2018.

Nel 2014, la Commissione europea ha rafforzato il suo sostegno e impegno per lo sviluppo del settore prevedendo azioni politiche mirate, attraverso la sua inclusione sia nella blue growth agenda che nell'agenda energia al 2050.
Il rapporto, disponibile nei Riferimenti in basso, presenta:
• lo stato di avanzamento del settore,
• i risultati principali raggiunti,
• e le possibii soluzioni per superare lacune e ostacoli per un pieno sviluppo del mercato.