Milano, 18 marzo 2015 - 00:00

Eclissi solare, Terna riduce i distacchi per gli impianti a fonti rinnovabili

Con un comunicato di oggi, 18 marzo 2015, Terna informa che saranno soltanto 4.400 i megawatt di impianti a fonti rinnovabili ai quali sarà imposto il distacco durante l'eclissi di sole prevista per venerdì 20 marzo 2015.

"Rispetto alla situazione attesa la scorsa settimana — in base alla quale si prevedeva la riduzione di circa 7.300 megawatt di impianti fotovoltaici e di circa 200 megawatt di impianti eolici, tutti connessi alla rete di MT gestita dai distributori, sulla base delle ultime previsioni meteo la potenza interessata dalla procedura scenderà a circa 4.400 megawatt complessivi; inoltre, la procedura non sarà applicata per tutta la giornata ma soltanto dalle 07.00 alle 14.00. Come detto, il provvedimento riguarderà gli impianti connessi alle reti elettriche di media tensione, e verrà eseguito in stretta collaborazione con le società di distribuzione dell’energia elettrica che a loro volta si interfacciano con i produttori".

"In particolare — si legge ancora nel comunicato stampa — in coordinamento con i gestori di rete europei dell’associazione Entso_E di cui Terna fa parte, si farà ricorso alla massimizzazione di tutte le risorse di riserva, al controllo dello scambio di energia elettrica con l’estero, alla gestione in tempo reale dei pompaggi, alla gestione in tempo reale dei carichi interrompibili, nonché alla modulazione degli impianti eolici (se necessario). Inoltre, per garantire le condizioni di ulteriore sicurezza e stabilità della rete elettrica, verrà attuata per la prima volta in Italia l’innovativa procedura RIGEDI-GDPRO. Prevista dal Codice di Rete dopo essere stata consultata da tutti gli operatori e approvata dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e i servizi idrici, la procedura in questione consente di gestire in modo 'programmato' il profilo di produzione di energia elettrica degli impianti fotovoltaici, per loro natura intermittenti e non programmabili.

Si tratta di una misura che, caso unico in Europa, consente ai quasi 10.000 impianti fotovoltaici italiani di contribuire, simultaneamente, alla gestione della sicurezza del sistema elettrico, coerentemente con l’evoluzione in atto verso un modello di smart grids che fa dell’Italia un paese all’avanguardia, anche grazie ad un quadro normativo-regolatorio che spinge in questa direzione".

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