Direttiva efficienza, l'Ue esprime dubbi sul corretto recepimento
La Commissione europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia: la direttiva 2012/27/Ue sull'efficienza energetica è stata recepita in maniera incompleta.
La procedura di infrazione è stata comunicata al Governo italiano con una lettera a firma del Commissario all'Energia Miguel Arias Canete, il quale ritiene che il Dlgs 102/2014 — con il quale l'Italia ha recepito la direttiva 2012/27/Ue — non avrebbe correttamente recepito le diverse disposizioni della direttiva.
Tra le mancanze più rilevanti:
• mancano le definizioni di "audit energetico", di "gestore del sistema di trasmissione" e di "aggregatore";
• non è stata recepita la disposizione secondo cui si stabiliscono condizioni adeguate affinché gli operatori del mercato forniscano ai consumatori di energia informazioni adeguate e mirate nonché consulenza in materia di efficienza energetica;
• non sono state recepite le disposizioni relative al corretto funzionamento del mercato dei servizi energetici e quelle relative alla promozione del mercato dei servizi energetici e all’accesso delle piccole e medie imprese (PMI) a tale mercato;
• mancano le disposizioni necessarie per agevolare l’istituzione di strumenti finanziari, o il ricorso a quelli esistenti, per misure di miglioramento dell’efficienza energetica volte a massimizzare i vantaggi di molteplici canali di finanziamento;
• non sono state adottate misure adeguate per garantire che, qualora sia tecnicamente ed economicamente fattibile rispetto alla modalità di funzionamento degli impianti di cogenerazione ad alto rendimento, i gestori della cogenerazione ad alto rendimento possano offrire servizi di bilanciamento e altri servizi operativi a livello di gestori dei sistemi di trasmissione o dei sistemi di distribuzione dell'energia elettrica.
Nel caso della cogenerazione, la lettera del Commissario europeo asserisce che l'Italia non ha recepito neanche le disposizioni relative alla priorità di dispacciamento. Ricordiamo che, invece, all'energia elettrica prodotta da impianti cogenerativi ad alto rendimento deve essere garantita l'immissione in rete prima delle altre fonti energetiche (e subito dopo le rinnovabili), come disposto dall'art. 11, comma 4 del Dlgs 79/99.
L'Italia ha due mesi di tempo per rispondere alle contestazioni. Se la Commissione non sarà soddisfatta potrà emettere un parere motivato e aprire la strada al ricorso alla Corte Ue per la condanna e relativa multa. Vi terremo informati sugli sviluppi.
Pagine correlate
-
Il testo della lettera del Commissario all'Energia Miguel Arias Canete
-
Dlgs 4 luglio 2014, n. 102 - Attuazione della direttiva 2012/27/Ue sull'efficienza energetica
in Nextville (Osservatorio di normativa energetica)
-
Direttiva Parlamento e Consiglio Ue 2012/27/Ue - Direttiva sull'efficienza energetica
in Nextville (Osservatorio di normativa energetica)
-
Tutte le disposizioni previste dal Dlgs 102/2014
in Nextville (Incentivi e bandi)