Mancato invio informativa antimafia: si rischia la sospensione degli incentivi

Secondo quanto disposto dal Decreto legislativo 159/2011, il Gestore dei servizi energetici ha l'obbligo di acquisire la documentazione antimafia per tutti gli operatori che ricevono incentivi per un importo superiore a 150.000 euro, calcolato per l’intera durata del periodo incentivante.

Tuttavia, per fare tale richiesta alle Prefetture, il GSE ha bisogno che gli operatori gli forniscano la seguente documentazione:

• dichiarazione sostitutiva del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, dalla quale risultino i dati dei soggetti da controllare a norma dell'art. 85 del Dlgs 159/2011;

• dichiarazioni sostitutive redatte ai sensi del Dpr 445/2000, a cura dei soggetti obbligati ex art. 85 del Dlgs 159/2011, riferite ai loro familiari conviventi di maggiore età;

• eventuale dichiarazione di esenzione dall’obbligo della presentazione della documentazione antimafia.

Gli operatori avevano tempo per l'invio fino al 30 novembre 2014. Evidentemente, sono ancora in molti a non aver ottemperato all'obbligo. Il GSE quindi li invita, per la terza volta, a provvedere alla trasmissione della documentazione, utilizzando il portale informatico del Gestore stesso (anche noto con l'acronimo GWA), nella sezione "Documentazione antimafia".

Se la trasmissione non avviene entro il 30 aprile 2015, il Gestore sospenderà sia gli incentivi che le Convenzioni. La loro riattivazione avverrà solo dopo l'invio della documentazione sopra richiamata, debitamente compilata, firmata e con allegate le fotocopie dei documenti di identità.

Per chiarimenti è possibile:

• contattare il numero 800.16.16.16,

• o inviare una e-mail all’indirizzo documentazioneantimafia@cc.gse.it